Rete connessa: mixology. Ecco un’iniziativa (alcol) free che permette a tutti di stare online

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Un noto brand del beverage dà vita a un’iniziativa che unisce le persone e che coinvolge la dimensione online

Se un drink si rovescia dal bicchiere, finisce per diramarsi sul bancone. Un po’ della miscela alcolica finisce a destra, un po’ a sinistra e un po’ prosegue la traiettoria dritta. L’alcol si propaga in tutte le direzioni e ci viene chiaramente incontro.

Anche nella sua versione digitale più che liquida. Il mondo della mixology è un insieme di connessioni –tra ingredienti da miscelare, addetti del settore, bartender e persone. E proprio in virtù di questo, non potevano che aggiungersi le connessioni digitali.

Il lockdown ci ha sì tolto la libertà di aprire la porta di casa e richiuderla pensando: “tornerò stasera”. Ci ha privati degli aperitivi all’aperto e dei cocktail al bancone, ma fortunatamente non ci ha privato della materia prima –quella che in questi giorni alleggerisce una video chiamata o una semplice call con gli amici che non ci stanno seduti vicino come di solito accade.  

I nostri drink sembrano lasciarsi bere da persone nuove: siamo sempre gli stessi –siamo forse un po’ più scalpitanti- nella nostra voglia di Negroni o di Martini, ma quello che ci cambia è il “come”. La mixology lo ha capito e ci ha da subito assecondato, grazie alla prontezza di chi fa parte del settore e intercetta i nuovi trend, i cambiamenti o il semplice bisogno di adattarsi.

Drink d’asporto e tutorial online ci fanno credere che, in fondo, poteva andarci peggio. Il beverage ci coccola tra novità e intelligenti iniziative –proprio come quella di cui vi stiamo per parlare.

HumanSpirit che connette

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Liquido significa “che scorre”. E non poteva che trattarsi di un’iniziativa fluida, che quasi corre come un treno e che sta guadagnando i consensi di tutti.

Da qualche giorno, Amaro Montenegro ha lanciato un’iniziativa solidale, in grado cioè di aiutare tutte quelle persone che abbiano difficoltà a connettersi. HumanSpirit è un progetto attraverso cui le persone possono creare e mettere a disposizione la loro rete “Wi-Fi ospiti”, così da dare a tutti la possibilità di potersi connettere facendo richiesta online. Un’idea pensata con un intento prima di tutto solidale, in grado cioè di aiutare tutte quelle persone che abbiano difficoltà a connettersi.

Mai come adesso infatti il bisogno di essere online è di necessaria sopravvivenza: la nostra presenza in rete equivale alla nostra stessa presenza in una stanza o al tavolino di un bar. Internet è la nostra nuova modalità d’incontro e di scambio e vale anche a livello lavorativo.

L’iniziativa è sul serio HumanSpirit: è umana e ha l’obiettivo di creare una “rete humanspirit” che sia gigantesca. L’iniziativa è stata realizzata con l’aiuto del genio digitale Salvatore Aranzulla. Lo conosciamo tutti –forse però non conosciamo il suo cocktail preferito.

Tutti mixologycamente insieme

Insomma anche il mondo del beverage si è rimboccato le maniche per offrirci delle soluzioni che starebbero bene anche con due cubetti di ghiaccio. HumanSpirit è un’iniziativa che nasce per necessità di condivisione e funziona proprio come quando apriamo una bottiglia di amaro e cominciamo a versarlo in tanti bicchieri.

In questo caso, la rete Wi-Fi principale è proprio quella bottiglia, che si mette a disposizione per i bicchieri degli altri, facendosi in quattro? in otto? in dodici? per chi ne ha bisogno.

Proprio come molte altre cose, anche la mixology unisce le persone e stavolta lo fa in un modo che quasi trascende l’alcol stesso. Un’iniziativa che tutti dobbiamo sapere, soprattutto per renderci conto del fatto che, dopo tutto, c’è sempre una soluzione.

Viviamo soprattutto online, probabilmente con una coppa Margarita accanto al computer. Ci sono abitudini che non cambieranno, lancette che continueremo a rispettare (19:00=aperitivo), consapevolezze che ci stravolgeranno.

Iniziative come queste, che connettono le persone, provengono da un settore come quello del beverage che di solito associamo quasi esclusivamente alla night life, ci fanno capire che si può per davvero fuoriuscire da quel bicchiere e riversarsi in rete.

In modo che tutti ne possano avere un sorso –che poi altro non è che una possibilità per affrontare meglio il periodo che stiamo vivendo. Che è un po’ come quando finisci il tuo gin tonic e te ne torni a casa, sereno.