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Il gin Indlovu? Si fa con gli escrementi di elefante

In Sudafrica, utilizzando lo sterco dei pachidermi, viene prodotto un distillato che si caratterizza per le sue intense botaniche. Non ci credete? Leggete qui sotto i dettagli

Se siete lettori schizzinosi o particolarmente sensibili, questo articolo non fa per voi. Se invece nelle vostre vene scorrono litri di curiosità avete trovato la lettura perfetta.

Quello che infatti stiamo per raccontarvi mette ancora una volta in luce quanto la mixology sia veramente un mondo che concede spazio a tutti. Partiamo dunque dal fatto che dell’elefante non si butta via niente, neanche i suoi escrementi.

Infatti, lo sterco dei pachidermi è una materia prima fondamentale per la buona riuscita del gin sudafricano che si chiama Indlovu, che nel linguaggio Zulu significa, per l’appunto, elefante.

Il gin con escrementi di elefante

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A pensare questo particolarissimo gin è stata una coppia di scienziati. Les e Paula Ansley, rimasti affascinati da quanto appreso durante un safari.

Pare che gli elefanti, vista la loro stazza, ingeriscano una quantità spropositata di fiori e frutti digeriti soltanto per un terzo. Il risultato è una tipologia di letame unico, fortemente aromatico, variegato e ricco di botaniche.

Da qui l’illuminazione della coppia che, dopo averci pensato a lungo e aver condotto innumerevoli tentativi, è finalmente riuscita ad ottenere Indlovu, il premium gin sudafricanoinfuso con cacca di elefante”.

L’importanza della provenienza

Pensate che sull’etichetta di ogni bottiglia sono specificate data e coordinate di dove sia stato raccolto (manualmente) l’escremento dell’animale, così che le persone possano paragonare i diversi sentori sprigionati dal distillato. Questo gin, un po’ come il vino, presenta infatti differenti annate.

Insomma, non bisogna essere per forza dei gin lover per apprezzare tale prodotto: basta semplicemente essere curiosi. E coraggiosi.

La produzione del gin con escrementi di elefante

Ma come avviene il processo di infusione che porta ad avere come risultato finale un distillato a base niente meno che di cacca di elefante, questo è un’altra particolarità.

Dopo la raccolta, questo tesoretto botanico viene essiccato, sbriciolato e successivamente lavato così da rimuovere sporco e terriccio.

Le botaniche che impreziosiscono il prodotto dell’elefante vengono poi a loro volta sterilizzate e nuovamente essiccate e riposte in veri e propri spazi dedicati all’aereazione. Si tratta di una fase piuttosto accurata.

Come si presenta Indovlu, il gin con escrementi di elefante

Gin con escrementi di elefante Indovlu Sudafrica Coqtail Milano

Con lo stesso colore del tramonto, il gin Indlovu si presenta come il distillato perfetto per tutti quei bevitori che, dentro di sé, sentano scalpitare una sorta di spirito libero che abbia voglia di scorrazzare per gli spazi sconfinati del Sudafrica e in quelli di un distillato realizzato sicuramente in modo fantasioso.

Vi è mai capitato di bere un gin e partecipare a un safari? Perché probabilmente la sensazione che avrete sarà proprio questa. Il sapore del gin Indlovu è decisamente terroso, legnoso, agrumato, con gli inconfondibili sentori di ginepro che persistono sul finale cremoso del sorso ambrato.

Insomma, che il distillato infuso con lo sterco di elefante possa al primo impatto destabilizzare, è più che normale. Eppure, quando gli amici di Les e Paula Ansley lo hanno assaggiato per primi, i complimenti per l’eccellenza del prodotto andavano giù che era una bellezza.

Per dirla invece all’italiana, il gin Indlovu sembra confermare ciò che Fabrizio De André cantava nella sua Via del Campo: “Dal letame nascono i fiori”.

Immagini courtesy Indovlu Gin