Ecco tre motivi per cui un gin italiano nato nella Riviera Ligure ha superato il primato dei colleghi londinesi
Si dice gin e si pensa all’Italia. Oggi è un dato di fatto.
La presenza del made in Italy nel mondo del distillato al ginepro è ormai consolidata. Questo grazie a una ricerca approfondita sulla produzione che, per il numero di specie vegetali presenti nel nostro territorio, si fa apprezzare e premiare.
L’eccellenza italiana di Portofino Dry Gin
È il caso di Portofino Dry Gin eletto distillato Ultra Premium “insolito e ben eseguito” alla Gin Master Competition 2020 di The Spirits Business. I suoi accenti di ginepro e altre numerose botaniche, infatti, deliziano ogni palato.
Anche quello dei cugini madrelingua inglesi dall’aria un po’ snob ma, non per questo, più nobili. Anzi. Con il premio ricevuto, Portofino Dry Gin si attesta quale distillato d’eccellenza che supera i classici London Dry per ben 3 motivi.
1. Le botanicals ineguagliabili di Portofino Dry Gin
Certo, tra le etichette di gin esiste una grande varietà di stili in cui il denominatore comune è il caratteristico sapore delle bacche di ginepro. Ma l’estro di Portofino è legato alla personalissima combinazione di botaniche capaci di conferire a questo distillato nazionale la propria cifra.
Prodotto artigianalmente, Portofino Dry Gin è caratterizzato dai profumi della Riviera, grazie a un bouquet di 21 ingredienti dalle intense proprietà aromatiche. Ginepro, limone, lavanda, rosmarino, maggiorana, iris e rose sono solo alcune delle tipicità della zona che, nate sotto il sole ligure e raccolte a mano, emergono fin dal primo sorso.
2. L’appeal tricolore
L’azienda Pudel Srl, fondata in omaggio al nonno Klaus Pudel e il suo grande amore per Portofino, racconta goccia dopo goccia l’aspetto, la sensazione al palato, la finitura e la qualità complessiva di un distillato dal forte appeal. Tanto da guadagnare tra i gin connoisseur il punteggio più alto.
Perché dietro all’etichetta, protagonista di spicco tra tutte le altre, c’è una storia di passione, curiosità e grande intraprendenza. In soli 7 mesi Portofino Dry Gin è stato premiato al The Gin Guide Awards 2020 e con la medaglia Ultra Premium alla Gin Master Competition 2020. Organizzata da The Spirits Business, la competition ha visto gareggiare 200 produttori.
Una vera e propria sfida di degustazione alla cieca che, nonostante l’agguerrita competizione, ha riconosciuto in Portofino Dry Gin la vera qualità del prodotto selezionato. Inoltre, la sua continua sperimentazione e la grande identità artigianale, sono stati fattori decisivi per questo distillato italiano giudicato tra i migliori da David T Smith, scrittore e fondatore del Craft Distilling Expo, e Melita Kiely, direttore di The Spirits Business e presidente dell’evento.
3. L’equilibrio tra tradizione e innovazione
Negli ultimi anni i nuovi gin nazionali lanciati sul mercato sono arrivati a superare quota 400, facendo dell’abbondanza di materie prime d’eccellenza, della varietà e della differenziazione i propri segni distintivi. Se a questi si aggiungono l’esperienza nella tradizione della distillazione, il genio e la creatività tipiche degli italiani, non possono che nascere etichette di successo come Portofino Dry Gin.
Prodotto dall’Antica Distilleria Quaglia e distribuito in Italia da Velier, è realizzato con uno storico alambicco di rame sfruttato in passato per distillare liquori e grappe. Segue poi un passaggio in un Rotavapor all’avanguardia che riesce a estrarre gli aromi più delicati della Riviera Ligure di Levante. Un terroir che conferisce le note tipiche delle colline di Portofino, oltre a un universo di sapori mediterranei evocativi della cucina tradizionale locale.
Tutti elementi che portano Portofino Dry Gin a esprimere nel bicchiere la propria personalità con la consapevolezza di regalare, anche nei drink, interessanti stille alcoliche che parlano italiano.
Immagini Courtesy Portofino Gin