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Joseph Cartron e i suoi liquori naturali

Se considerate il vostro mestiere un’arte avete bisogno degli strumenti giusti per poterla creare. È così che gli ingredienti dei cocktail diventano elementi fondanti per una bevuta superlativa. Lo sanno bene alla Joseph Cartron di Nuits Saint Georges, considerato uno tra i più prestigiosi siti di produzione di vini di Borgogna in cui l’azienda produce una gamma di liquori di altissima qualità.

Il pregio? Ogni goccia di liquore è creata da frutta naturale, semi ed estratti di piante che sono garanzia di un risultato finale di un prodotto eccellente. Se siete curiosi di provarli il 15 aprile da Fuorimano OTBP, Noemi Désirée Amato del El Cantinero Again di Pinerolo e Giuliana Giancano del Pout Pourri Vintage Café di Torino si divertiranno a realizzare i loro migliori cocktail a base Joseph Cartron.

La storia di Joseph Cartron

Non si può assaporare un cocktail senza avere un’idea di ciò che si ha nel bicchiere. Per Joseph Cartron la storia è lunga, mettevi comodi. Tutto inizia nel 1882 quando il suo fondatore realizza nell’omonima azienda di Nuits Saint Georges, in Borgogna, prodotti che vanno dalle limonate, alle acque gassate fino ai liquori. Molti di voi lo ricorderanno per la sua celebre Double Crème de Cassis de Bourgogne ma, come vedremo, non è la sua unica realizzazione. Joseph, oltre alle “opere” liquide, non lascia eredi e l’azienda alla sua dipartita passa al fratello e poi al nipote.

Quando il figlio di quest’ultimo, Armand, entra in azienda a 30 anni si fa subito notare: creativo, amante dell’arte, dal naso e dal palato finissimi, interrompe la produzione della limonata e si concentra sullo sviluppo di liquori e distillati destinati sia al mercato francese che internazionale. Dirige Joseph Cartron dal 1940 al 1985, anni che portano il brand fuori dalla Francia raggiungendo in Europa Lussemburgo, Belgio, Germania e Italia. Mentre Oltreoceano il nome di Joseph Cartron arriva in Canada e Giappone.

Lo stemma degli unicorni

Ad Armand si deve inoltre la creazione dello stemma che raffigura due unicorni, simbolo molto caro a Salvador Dalì, suo amico, e alla stessa terra di Borgogna che in questo modo viene omaggiata da grandi prodotti. Negli anni l’azienda di Armand non si ferma e viene ampliata e rinnovata. Adesso la Joseph Cartron, arrivata alla sua quinta generazione, è diretta da Judith Cartron ma cambiare rotta, rompere gli schemi, abbandonare la comfort zone fanno sempre parte del DNA di una famiglia di veri visionari. Ieri come oggi.

DNA di carattere di Joseph Cartron

D’altronde, è il carattere di ogni prodotto Joseph Cartron a determinarne il successo. I liquori Joseph Cartron, distribuiti in Italia da OnestiGroup, derivano dall’esperienza di tutte e cinque le generazioni unite dal fil rouge determinato da un’attenta selezione dei frutti. Il 70% della frutta utilizzata, infatti, è di provenienza della stessa area dei vini di Borgogna ed è colta soltanto quando ritenuta matura.

L’infusione in alcol, la miscelazione, la filtrazione e distillazione sono tutti processi artigianali che rendono ogni prodotto autentico e il più vicino possibile al gusto naturale del frutto di riferimento.

Il meglio di Joseph Cartron

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Il Double Crème de Cassis de Bourgogne Ribes nero è realizzato con la varietà Noir de Bourgogne cresciuta nelle vigne dei grandi vini di Borgogna e colta a perfetta maturazione. Il frutto, lasciato macerare in alcol a temperatura ambiente per circa un mese, viene poi fatto decantare ma non filtrare.

La Borgogna, si sa, è la massima espressione di diversi frutti. Da questa terra nasce la Crème de Pêche de Vigne, la Crème de Mûre des Roncières e la Crème de Framboise de Bourgogne firmate sempre Joseph Cartron. Mentre dalla Cina proviene la materia prima del Lychee, liquore che al gusto richiama la rosa. Un altro frutto esotico costituisce invece il cuore del liquore Fruit de la Passion dove lo splendido colore del passion fruit si unisce al binomio perfetto di note dolci ed aspre.

I liquori dai frutti naturali

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Tra i prodotti Joseph Cartron si trovano anche il Pamplemousse Rose fatto con i pompelmi d’Israele, il Liqueur de Pomme Verte alla mela verde creato con le Granny Smith e le Golden Delicious e il Liqueur de Poire Williams caratterizzato da un’eau-de-vie di pere affinata in damigiane di vetro protette da cesti di vimini per la durata di 2-5 anni.

E non è finita qui. A far parte dell’ampia linea ci sono il Liqueur de Pasteque ottenuto dal succo dell’anguria, il Liqueur de Marasquin realizzato con ciliegie amare coltivate in Croazia e il Liqueur de Gingembre creato con il miglior zenzero trovato in natura.

Frutti esotici nei liquori di Joseph Cartron

Poi, a deliziare le papille gustative c’è il Sureau fatto con fiori di sambuco. Oppure c’è Thé Rooïbos che è realizzato da una pianta che cresce in Sud Africa, nella zona di Cape Town ed è lontanamente parente del tradizionale tè. Inoltre ci sono Thé Vert Maté, le cui foglie provengono dall’Argentina e, a chiudere il cerchio, il Curaçao Bleu, Curaçao Orange e il Triple Sec. Quest’ultimo ottenuto da un processo artigianale composto da oli essenziali di arance dolci, varietà Para dalla Florida e dal Brasile, e da arance amare provenienti dalla Costa d’Avorio e dalla Sicilia. Tutti frutti che rendono ogni prodotto Joseph Cartron ideale per cocktail che vogliono essere ricordati.

La curiosità del mese da segnare in agenda

Dunque, se desiderate provarne alcuni questo è il consiglio: segnate in agenda che il 15 aprile Fuorimano OTBP farà da palcoscenico ai migliori drink fruttati. A prepararli con Joseph Cartron, Noemi Désirée Amato del El Cantinero Again di Pinerolo e Giuliana Giancano Pout Pourri Vintage Café di Torino. Per una serata di assaggi e degustazioni da non mancare.

Immagini courtesy OnestiGroup