Dolce come una promessa d’amore, la kruškovac compariva spesso durante i matrimoni celebrati nell’ex Jugoslavia. Oggi è uno dei maggiori liquori della Croazia e continua a regalare note zuccherine ai palati che ne sentono il bisogno.
Kruškovac, cos’è?
La kruškovac è un liquore alle pere dal colore dorato e con una gradazione alcolica relativamente bassa: intorno ai 24-25 Abv. Si tratta di un prodotto tradizionale e, com’è normale in questi casi, non è semplice capire quale sia la versione originale.
Il punto di partenza è dell’alcol etilico, ma nelle ricette casalinghe la grappa d’uva compare frequentemente come base. Il passaggio successivo è l’aggiunta di pere o di aromatizzanti alla pera: va da sé che la prima opzione è preferibile, perché più naturale.
Nel ginepraio delle (scarse) fonti a disposizione, pare che l’aromatizzazione possa avvenire in maniera piuttosto libera. Per esempio attraverso macerazione, infusione o percolazione. Resta invece uguale per tutti l’ultimo tassello: utilizzare acqua per portare il liquore alla gradazione voluta.
Come si beve
Versatilità è la parola chiave: la kruškovac può essere bevuta come aperitivo, magari accompagnandola a formaggi stagionati, ma è chiaro che la morte sua è come bevanda da dessert, affiancata a dolci di vario tipo. Molte fonti sostengono che, in quest’ultima forma, comparisse nei banchetti di nozze ai tempi della ex Jugoslavia. Pare che fosse apprezzata in modo particolare dalle donne.
Possiamo berla a temperatura ambiente oppure fredda di frigorifero. Ma possiamo anche gustarla all’interno di un cocktail. Per esempio mescolata con la tequila (ottenendo un Jalisco Pear), il gin (Helping Hands), lo spumante (Royal Bill) e la vodka al limone (Dexter).