Cercando il cocktail Matador si rischia di incappare in due ricette diverse. Entrambe a base di tequila, ma per il resto lontanissime l’una dall’altra. Il drink che ci interessa è quello segnalato da William J. Tarling in The Café Royal Cocktail Book (1937). L’altro è invece opera di Victor Bergeron e compare in Trader Vic’s Bartender Guide (1972).
Matador cocktail, la storia
Il ricettario di William J. Tarling ha un pregio: grazie a lui alcuni drink a base di tequila compaiono per la prima volta su carta stampata. C’è però un difetto, l’autore non si preoccupa di raccontarne l’origine e lascia con più domande che risposte.
Vale per il Matador, ma anche per il Picador, il Toreador e il Bullfighter. Tutti a base di tequila e con un nome ispirato alle tauromachie. E tutti, invariabilmente, senza indicazione alcuna sulla nascita: quando è avvenuta, a opera di chi e perché mai il nome è proprio quello. Gli storici della mixology brancolano nel buio.
Cosa dire dunque? Di certo il Matador risale ai primi decenni del XX secolo ed è legato alla diffusione del tequila a livello internazionale. Fenomeno avvenuto prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti. Più di questo non si sa.
Il nome e le tauromachie
Il nome Matador fa riferimento al matador de toros, cioè colui che combatte il toro all’interno di una corrida e ha il compito di ucciderlo.
Capita che questo termine sia utilizzato come sinonimo di torero, ma l’enciclopedia Treccani invita a una maggiore precisione: la parola torero indica genericamente coloro che stanno all’interno di un’arena. Dunque il matador, ma anche i cinque membri della sua cuadrilla, cioè la squadra composta dai toreri a piedi (peones o banderilleros) e dai toreri a cavallo (picadores).
L’altro Matador
Dicevamo all’inizio che esiste un secondo Matador. Il nome completo è Tequila Matador e compare nel ricettario Trader Vic’s Bartender Guide (Victor Bergeron, 1972). Al di là del tequila, elemento comune a entrambi i cocktail, gli altri ingredienti sono diversi: succo di ananas e succo di lime.
La ricetta del Matador cocktail di Tarling
Di seguito le proporzioni indicate da William J. Tarling nel suo The Café Royal Cocktail Book (1937). Non è specificato il tipo di tequila, ma in giro si trovano versioni che utilizzano la tipologia reposado.
Ingredienti
- 33 ml tequila
- 33 ml orange curaçao
- 33 ml vermouth dry
Procedimento
Inserire gli ingredienti in uno shaker insieme a cubetti di ghiaccio. Agitare per alcuni secondi e poi filtrare in un bicchiere. Tarling non specifica quale, ma con la coppetta non si sbaglia mai.
Garnish
Nessuna.
Immagini credits Julie Couder e Coqtail, location Nik’s & Co, riproduzione vietata