«Nessuno va a letto a Madrid prima di aver ucciso la notte», scriveva Hemingway della capitale spagnola. E aveva ragione: qui il tramonto non segna la fine della giornata, ma l’inizio di un’avventura che trasforma la città in un faro della mixology. Tra i vicoli del Barrio de las Letras e gli eleganti viali del centro, una generazione di bartender cosmopoliti ridefinisce l’arte del cocktail, mescolando la storia secolare del bere madrileno ad audaci interpretazioni dal gusto internazionale.
Pictura al Mandarin Oriental Ritz
Nel cuore del Triangolo d’Oro dell’Arte, Pictura ha trovato la sua casa all’interno del Mandarin Oriental Ritz. Riaperto tre anni fa, dopo il più ambizioso restauro della storia dell’hôtellerie, questo palazzo del 1910 è tornato ai fasti di un tempo grazie al lavoro dell’architetto Rafael de La-Hoz e dei designer Gilles & Boissier. Il bar, caratterizzato da una galleria di ritratti di artisti spagnoli, si distingue per il suo ampio bancone. Qui i cocktail sono tanto un piacere per gli occhi quanto per il palato, serviti in un’atmosfera che fonde l’eleganza Belle Époque con un tocco contemporaneo.
Devil’s Cut, nel cuore del Barrio de las Letras
Cercando novità, in Calle del León 3, nel cuore del Barrio de las Letras, Devil’s Cut ha aperto dove per quarant’anni c’è stata Casa Pueblo. A Madrid, Shingo Gokan, settimo tra i bartender più influenti al mondo e creatore del celebre SG Club di Tokyo, 23° nella classifica dei 50 migliori cocktail bar asiatici, ha scelto di fare il suo debutto europeo. Ogni drink racconta una tappa della sua evoluzione: dagli anni di New York ai successi in Asia, fino a qua. Nel suo nuovo locale il benvenuto è già un rituale: lo sherry, grande passione di Gokan, viene servito con la venencia, l’attrezzo che serve per estrarre i distillati dalle botti durante l’invecchiamento e offre agli ospiti un primo assaggio dell’anima spagnola.
Passando a sfogliare il menu, diviso in tre atti come un’opera teatrale, si può spaziare dai Classici dei primi anni 2000 alle creazioni ispirate ai vini di Jerez. In cucina, invece lo chef Atsushi Furukawa reinterpreta piatti giapponesi con ingredienti spagnoli in formato tapas, creando un dialogo unico tra le due culture.
Migliori cocktail bar di Madrid: Salmon Guru e il talento di Diego Cabrera
L’altra sosta da fare è in Calle de Echegaray 21, dove si trova Salmon Guru di Diego Cabrera, tra i mixologist più noti a livello internazionale. Il suo locale, arrivato alla 23° posizione di The World’s 50 Best Bars conta anche due “succursali”, Dubai e Milano. Se Hemingway fosse ancora vivo ne apprezzerebbe lo stile eclettico.
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