Dopo Milano, Bun Burger sbarca a Torino. Il format, realizzato da Augusto Contract, prevede anche per questo locale numerosi elementi distintivi e fortemente caratterizzanti, a cominciare dal richiamo all’ambiente piscina.
Voglia di hamburger? Bun Burger Milano e Torino
Stile rilassato, informale senza prescindere della qualità. Bun, l’insegna che ha portato l’hamburger americano per eccellenza fino alle strade di Milano (Viale Bligny, Arese e Milano Bicocca Village) è arrivato anche a Torino con la sua prima realizzazione nella città della Mole Antonelliana affidata ad Augusto Contract, il primo foodservice general contractor italiano.
A ogni città il suo Bun
Bun Torino, infatti, segue le realizzazioni di Milano Viale Bligny, Arese e Milano Bicocca Village dove Augusto Contract, per tutti e quattro i locali, è stato il general contractor per gli arredi e le attrezzature. Ma c’è di più.
Bun Torino, progettato dal noto studio valenciano Masquespacio, ha visto l’azienda di Jesi impegnata in un importante lavoro di ricerca e di attenzione al dettaglio per poter restituire un’efficienza realizzativa all’altezza del progetto.
Segni particolari: Bun Burger
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Perché Bun non è solo un hamburger legato a un Brand. Sono molti, infatti, gli elementi distintivi e fortemente caratterizzanti proprio del locale, a cominciare dal richiamo all’ambiente piscina.
“Le piastrelle, gli oblò, le scalette, tutti i dettagli e le finiture sono stati realizzati dietro la massima comprensione del progetto. Ogni ambiente che realizziamo deve saperne veicolare il senso”, afferma il CEO di Augusto Contract Giacomo Racugno. “Anche il soffitto è stato realizzato con un materiale molto particolare in grado di ricreare il riflesso dell’acqua. Un ‘dettaglio’ che ha richiesto molto lavoro di ricerca da parte dei nostri collaboratori”.
Quando l’artigianalità e il design fanno la differenza
Anche le sedute, sgabelli con un arco di appoggio, sono stati realizzati dopo uno studio accurato di fattibilità.
“Siamo andati a recuperare tecniche di lavorazione artigianali antiche per poter ricreare l’arco di appoggio delle sedie, un risultato altrimenti non possibile con le macchine moderne”, continua Racugno.
Oltre il classico hamburger
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Anche Bun Torino, pertanto, si caratterizza per un’ambientazione ricercata e particolare che fa da cornice a un’offerta gastronomica che ha fatto degli unbelievable burgers la “cifra stilistica” del brand.
Pochi ingredienti selezionati con cura e una tecnica di cottura straordinaria per rivoluzionare il gusto di uno dei comfort food più amati al mondo, disponibili anche in versione ‘beyond meat’, ovvero 100% vegetali.
L’equilibrio tra piatti e atmosfera
Offerta gastronomica e ambiente, oggi, devono vivere in perfetta armonia. “L’interior design è determinante quanto il menù. Il nostro compito come general contractor specializzato nel foodservice è quello di trovare le migliori soluzioni perché il progetto risulti efficace nella specifica location.
Il 2020 è stato un anno complesso anche per la nostra azienda – conclude Racugno. Al contempo i nostri clienti hanno avuto la capacità di guardare oltre la contingenza del momento e di cercare di pianificare le loro attività in una logica di medio periodo. Hanno così confermato i piani di aperture: sicuramente un segnale incoraggiante”.
E Bun Burger ne è un esempio.
Articolo realizzato in collaborazione con Augusto Contract