Un long playing racchiude otto drink che hanno fatto la storia dell’Atrium Bar, insieme a sei nuovi signature cocktail. Impressi sulla superficie di un vinile, sono accompagnati da tracce inedite firmate dal pianista Maurizio Tomberli e dal DJ Maurizio Solforetti. Qui vi raccontiamo di Mix-thology e delle nuove miscele che potrete degustare e “ascoltare” al Four Seasons di Firenze.
Un vinile di cocktail all’Atrium Bar
Il suono ritmico del ghiaccio che si agita all’interno dello shaker mentre rende setosa una miscela, il graffio del bar spoon che tocca le scanalature vetrate del mixing glass e il rapido rincorrersi delle gocce di un drink che affondano nella profondità del bicchiere, risuonano ogni sera nell’incantevole spazio dell’Atrium Bar. Un luogo dove ogni cocktail nasce come musica al bancone e diventa sinfonia di gusto nel bicchiere, pronto a stupire ogni senso di chi lo degusta. Al piano terra del Four Seasons Hotel Firenze, nel locale tra i fiori all’occhiello della mixology fiorentina, la musica entra in drink list con Mix-thology. Un menu che raccoglie i “Greatest Hits” dei cocktail dell’Atrium Bar e inedite miscele, tutti impressi sulla superficie di un vinile.
Atrium Mix-thology, i drink da ascoltare
Il romanticismo nostalgico degli amanti dei long playing incontra la mixology contemporanea, raccontando la storia di drink diventati “must” e di cocktail pronti a farsi spazio nella memoria gustativa degli ospiti dell’Atrium Bar.
Mix-thology rappresenta un’esperienza di degustazione alla scoperta di nuovi abbinamenti liquidi per lasciarsi trasportare dall’emozione delle note che, stuzzicate dalla testina di un grammofono, fanno emergere dalle scanalature dell’LP il suono per un pairing fuori dall’ordinario. “One Night in Florence” e “Renaissance” di Maurizio Tomberli, “Atrium in Lounge” and “Jazzin’ in The Gherardesca Park” di DJ Marco Solforetti sono i brani sviluppati per l’occasione da due storici collaboratori dell’indirizzo fiorentino. Il disco di Mix-thology, che racchiude le note dei due artisti, è nato dalle idee e dal lavoro del team di Atrium Bar, capitanato dal Bar Manager Tommaso Ondeggia e dall’Head Mixologist Edoardo Sandri. Ispirato ai colori della location, riporta il motivo grafico delle foglie impresse sulle poltrone e le texture delle pregiate tappezzerie.
I cocktail della drink list Mix-thology
Il vinile di Mix-thology si legge su due lati. Il primo riporta 8 miscele iconiche dell’Atrium Bar come il Vintage Negroni, che invecchia per un mese all’interno di botti di rovere oppure Tiramisù, ispirato al classico dessert italiano e realizzato con cognac, espresso, vaniglia e panna. C’è poi l’Orso Polare, come un “gelato” a base di vodka, bitter siciliano, Angostura, dragoncello e mango, oppure Coppi Bartali, dedicato ai due ciclisti e servito all’interno di un bicchiere dalla forma di una borraccia. La ricetta è a base di vermouth dry, amaro, china e uno sherbet all’arancia, melissa e zenzero.
Il lato B del long playing è dedicato invece ai nuovi signature. Come Discovery, un twist sul Martini a base vodka, calvados e bitter alle prugne. Oppure Florentine Experience, versione analcolica del Negroni a base di Melograno, Sanbitter e distillato analcolico. Legacy, uno degli album più celebri di David Bowie in Mix-thology diventa un cocktail camaleontico. Servito al tavolo con un intenso colore blu, viene integrato con una parte acida e assume una colorazione viola. Butterfly Pea Tea, tequila, vermouth bianco, succo di limone e oleo saccharum al mandarino sono gli ingredienti che lo compongono. Infine, c’è The Island a base di awamori, Alkermes SMN, guanabana e limonata siciliana, servito in un’elegante coppetta.
Perché passare all’Atrium Bar
“Ogni anno lavoriamo a lungo sulla nuova cocktail list. In un momento così particolare, abbiamo pensato che fosse necessario celebrare i nostri cocktail più di successo oltre a inserire qualche novità” racconta il Bar Manager Tommaso Ondeggia. “Mix-thology è un vero e proprio oggetto decorativo. E permette ai nostri ospiti di riprodurre un po’ di quell’atmosfera così unica del nostro Atrium Bar anche a casa propria. Magari sorseggiando uno dei nostri Negroni ready to drink”.
Immagini courtesy Four Seasons Firenze, credits Martino Dini