Il cocktail bar Paradiso, perla di Barcellona, presenta la nuova drink list. Si chiama Mysteries of the World e per quanto riguarda la sua fonte d’ispirazione cediamo la parola a Giacomo Giannotti, cuore pulsante di Paradiso. «Il mondo è pieno di misteri irrisolti», afferma, «di cui probabilmente non verremo mai a capo… e non è proprio questo il bello?». Largo, dunque, alle quindici ricette che compongono il menu e che sono dedicate ai misteri irrisolti del nostro mondo.
Mysteries of the World, alla scoperta dell’ignoto
Vale la pena di riportare un’altra dichiarazione di Giannotti: «Questo menu vuole essere un’evoluzione di quello precedente. Il messaggio che mi piacerebbe dare è di non fermarsi mai, ma cercare di andare sempre più a fondo nella scoperta e comprensione del mistero e dell’ignoto».
E poi prosegue, «Stiamo vivendo in un momento di grandi trasformazioni tecnologiche, dove l’intelligenza artificiale e la tecnologia stanno diventando sempre più presenti. Con Mysteries of The World desideriamo trasmettere l’idea che la creatività umana e il nostro cervello sono strumenti altrettanto potenti e non devono essere messi in secondo piano. Abbiamo sperimentato nuove tecniche e giochi di illusione che, sono sicuro, vi stupiranno e vi divertiranno. Cheers!».
La nuova drink list di Paradiso
Una volta tracciato il filo rosso da seguire, Giannotti e la moglie Margarita Sader, insieme allo chef Matteo Ciarpaglini e a tutto lo staff di Paradiso, si sono messi al lavoro. L’elaborazione dei nuovi cocktail non ha riguardato solamente la ricetta. Fin da subito sono state considerate le garnish di accompagnamento ed è stata pensata anche la presentazione, che ha coinvolto vetrai, ceramisti e vari collaboratori esterni.
Dopo esperimenti, valutazioni e ripensamenti hanno preso forma i nuovi quindici drink. Accanto a loro, Mysteries of the World conserva alcune vestigia del passato: i signature cocktail Mediterranean Treasure, Great Gatsby, Kriptonita, Supercool Martini e The Cloud, cui si aggiunge il diamante del menu precedente, On Fire.
2 cocktail di Mysteries of the World
Tra le proposte della nuova drink list ne abbiamo scelte quattro particolarmente intriganti. Partiamo con il Revival Negroni, rivisitazione del classico Negroni ispirata al mondo dei funghi. Un universo poco conosciuto e affascinante, nel quale spiccano i miceti che la notte diventano fluorescenti. Ecco, dunque la miscela di tequila reposado, bitter al burro di funghi, vermouth con cioccolato fondente e dashi, servita in uno speciale bicchiere a forma di fungo che cambia colore e diventa fluorescente.
Enigma nasce invece dalla meraviglia nei confronti del cervello umano, che per molti aspetti rappresenta ancora un mistero. Il cocktail ha una doppia anima: la parte liquida è un sour a base di vodka in infusione di pigne, cordiale ai frutti rossi, idromele di pino, limone e miele d’agave. La presentazione è in un bicchiere realizzato ad hoc affiancato da un semifreddo a forma di cervello e al gusto di lampone e pino. Il suggerimento è di lasciare che il semifreddo si sciolga lentamente, sprigionando il suo aroma e donando al drink un tocco di dolcezza.
Altri 2 cocktail della drink list Mysteries of the World
Il cocktail Messenja gioca non tanto su un mistero irrisolto, quanto piuttosto su una differenza culturale. Infatti, in Occidente il serpente ha uno statuto negativo, mentre in Giappone ha valenze positive: rappresenta la rinascita e il ciclo infinito della vita. Da qui l’idea di un drink analcolico composto solo da ingredienti asiatici: acqua shiokoji, aceto citrico, aceto di sakura, sciroppo di shiso, latte di cocco e wasabi. La miscela è servita in un bicchiere trasparente che, informa Paradiso, «ci invita ad assaggiare la testa del serpente per assaporare la garnish: una namelaca (letteralmente ‘cremoso’ in giapponese) ai fiori di arancia e fiori misti».
Ultima menzione per il Secret of Java. In questo caso la ricetta nasce dal sito megalitico di Gunung Padang, edificato su un vulcano indonesiano non più in attività. La comunità scientifica dibatte sull’età di questa piramide, composta da terrazze artificiali e vecchia di migliaia di anni (c’è chi ipotizza addirittura 25mila anni). Proprio i terrazzamenti di Gunung Padang hanno spinto Giannotti e la sua squadra di bartender a elaborare un cocktail con tre strati differenti per texture, spume e colori. Gli ingredienti sono vermouth secco, banana schochu, tè al caramello salato e schiuma di banana. Il servizio avviene in un vaso di vetro a forma di Rafflesia arnoldii (fiore nazionale dell’Indonesia) incastonato in una piramide a tre strati. A completamento, una farfalla dorata al sapore di banana.
Immagini courtesy Paradiso Barcelona