No Time To Die è il nuovo film dell’amatissimo James Bond, l’agente 007 che ama bere Martini shakerato. Nell’attesa di vederlo al cinema -a partire dal 30 settembre 2021- approfittiamo per ricordarci di un grande classico della mixology: il Martini cocktail.
007 di nuovo al cinema con No Time to Die
Prima o poi, tutto torna. E questa frase non è da intendersi come una resa dei conti, quanto piuttosto come una notizia dissetante già ancor prima di mettere sete. Fate finta che questo articolo sia una sorta di anteprima cinematografica: le luci sfumano, il silenzio dell’attesa cresce e, a un certo punto, dal niente, spunta un numero a tre cifre: 007.
Proprio lui, l’agente segreto più famoso del mondo e della letteratura. Che, possiamo dirlo, torna finalmente al cinema. A partire dal 30 settembre 2021, infatti, in tutte le sale sarà possibile assistere alla proiezione del nuovo film con protagonista indiscusso James Bond.
No Time to Die
Il nuovo film dell’agente segreto 007 si chiama No Time To Die, e ci invita tutti a capire che non c’è un minuto da perdere, che bisogna assolutamente andare a vederlo e poi…concedersi un cocktail Martini al bancone.
Proprio come sospettiamo potrà fare anche lui in una scena della nuova pellicola No Time To Die che sarà possibile vedere al cinema a partire dal 30 settembre 2021.
Il drink che nell’immaginario comune è attribuito al noto agente segreto è il Martini. Ian Fleming stesso, lo scrittore che ha dato vita al personaggio, tra le pagine, gliene ha fatti gustare a bizzeffe. Uno dei cocktail più iconici al mondo ha chiari e profondi legami con la letteratura.
Il cocktail IBA è a oggi preparato e servito in tutte le sue mille sfaccettature -che si sono create anche e soprattutto perché lo scenario della mixology è in continua evoluzione, come la crosta terreste che ogni tanto si muove riecheggiando in grandi scossoni.
Il “che cosa ci piace bere” è una feature che contraddistingue quest’evoluzione, e che spinge i professionisti del settore beverage a filtrare con occhi e orecchie le preferenze delle persone. Ecco allora che occhi e orecchie diventano una sorta di strainer, utilissimi a garantire l’incontro trionfante tra nuovi cocktail e pubblico.
La filosofia del Martini secondo Mattia Pastori
Il Martini preparato con gin oppure con vodka, il Martini con o senza oliva, con o senza scorzetta di limone, bitter o fruttato, è il risultato di tutto questo. Interessante il twist milanese del bartender Mattia Pastori che ha ripensato il cocktail di 007 con bitter e zafferano. Questo è solo uno degli esempi di cocktail Martini che sono stati ideati da bartender di fama, come Mattia Pastori, nel lungo corso della mixology.
Potremmo dunque tornare a vedere sullo schermo il cocktail Martini, durante la proiezione di No Time To Die,
il nuovo film sull’amatissimo James Bond che torna finalmente al cinema a partire dal 30 settembre 2021.
Il Martini di 007
Intanto ci ricordiamo che, nel romanzo Casinò Royale, Ian Flaming faceva bere all’agente segreto una versione alternativa dell’iconico Martini, il Vesper Martini preparato con vodka, dry gin e amaro di China.
Come vedete, anche la letteratura propone interessanti twist sull’iconico cocktail IBA, prerogativa al bancone di James Bond, che ha un gusto tendenzialmente dolce e che è facilmente riconoscibile già da come si presenta: limpido nella sua coppetta Martini -quella a forma di Y, elegante e pulita.
Eppure, in passato, il cocktail di James Bond era fatto servire nella coppetta Nick and Nora (parliamo degli anni ’30). Il Martini si serve freddo, non ghiacciato. E, la ricetta IBA del Dry Martini, suggerisce una lista d’ingredienti basata unicamente su gin e vermouth.
Ma, soprattutto, ecco come lo gradisce James Bond in persona: “Shaken, not stirred”. E noi non vediamo l’ora di rivedere l’agente 007 al cinema in No Time To Die, a partire (finalmente!) dal 30 settembre 2021.
