Il Camparino di Milano sbarca a Roma ed è subito notizia. Tra gli eventi del fuori Bar Show quest’anno ce n’è stato uno memorabile creato in media partnership con Coqtail Milano. Si tratta dell’appuntamento esclusivo del 13 maggio che ha portato al Jerry Thomas Bar Room, piccolo gioiello in Trastevere di soli 16 posti, Tommaso Cecca, global head di Camparino licensing & mixology e Stefano Agostino, bar supervisor dell’indirizzo milanese.
Al Jerry Thomas Room per una experience esclusiva
Ospiti del resident bar manager Gregory Camillò, Cecca e Agostino hanno regalato a Roma un’esperienza di degustazione privata che ha miscelato, all’intima atmosfera di altri tempi del Jerry Thomas Bar Room, una drink list che richiama l’esperienza chic ed esclusiva di Sala Gaspare, spazio privato dello stesso Camparino in Galleria.
Immaginatevi di essere a Trastevere. Tra i vicoli stretti c’è Via del Moro. Al numero 10 si trova il Jerry Thomas Bar Room a cui si accede sempre su prenotazione. Suonando al portoncino si può chiedere di varcare la soglia. Il locale è piccolissimo, una stanza di 16 posti a sedere che si presenta con un design che richiama le atmosfere lussuose dell’Orient Express.
Qui, tra decorazioni art déco, tavolini e specchi vintage, come un’elegante carrozza bar dei treni europei, il 13 maggio è stata servita la drink list di Camparino. Da dietro un cocktail trolley, in linea con l’atmosfera del treno, Tommaso Cecca e Stefano Agostino hanno fatto rivivere ai propri ospiti, suddivisi in 4 slot differenti, un viaggio alla scoperta di sei cocktail, signature e twist distintivi, appannaggio di appassionati del bere bene. «Non potevamo scegliere un posto migliore, perché la filosofia di Gregory è vicina alla nostra, perfettamente rappresentata dall’ambiente molto intimo e sartoriale del Jerry», ha spiegato Tommaso Cecca.
One Night in Rome, i sei cocktail del Camparino
Camparino, tempio dei grandi cocktail e aperitivi italiani, ha dato il suo benvenuto ai presenti con un classico realizzato con la propria macchina del selz, portata a Roma per l’occasione. Si tratta del rosso, frizzante e bitter Campari Selz che, servito dal 1915, spopola ancora oggi al bancone del bar di passo di Milano.
A seguire, durante la serata sono stati serviti un twist sull’inossidabile Garibaldi in versione Nitro, estremamente arioso e intenso, composto da Campari, arancia e mandarino verde, e il classico Lucien Gaudin. Questo storico cocktail ricorda il celebre schermidore francese degli anni ’20 attraverso gocce di vermouth extra dry e rosso, Campari e liquore al cognac ed essenza di arancia.
Per concludere l’esperienza romano-milanese con gli ultimi tre cocktail. Skynny Fix, un drink ricco di sapori che mixa il concetto di Martini e Bloody Mary, fatto con alla vodka, vermouth extra dry, sambuco e pomodoro. Martini Arabica, un espresso cocktail molto deciso a base vodka, cordiale al Kenia caffè e fava tonka. E infine, Dopoteatro, che parte dall’idea del Boulevardier (con il cognac) ed è realizzato anche con Campari, vermoth rosso e un taglio di barolo chinato. Il tutto fatto riposare una settimana in un’anfora rivestita di cera d’api. Per una serata all’insegna della storia e dello stile, trait d’union vincente tra il locale di Roma e il celebre “salotto” milanese.
Immagini courtesy Camparino in Galleria