I simboli e le tradizioni del Día de Muertos entrano nel bicchiere con tre drink a base Espolòn Tequila. Li raccontano gli esperti de La Punta Expendio de Agave di Roma, Cristian Bugiada e Roberto Artusio
Che cos’è il Día de Muertos
Lo chiamano Día de Muertos ma è la celebrazione della vita. Una festa messicana che culmina il 2 novembre, in cui si commemora il ritorno dei defunti sulla terra.
Non c’è tristezza, ma gioia e divertimento. Attenzione dunque a banalizzarla visto che dal 2008 è stata riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio Culturale dell’Umanità, da rispettare e preservare.
Altari imbanditi di cibo, acqua e tequila, fiori sgargianti e parate di teschi, sono alcuni dei simboli di questo viaggio, che intreccia profonde tradizioni tra antichi riti Aztechi e credi cattolici, tra Messico e mondo occidentale.
Proprio come Espolòn Tequila, puro distillato premium di Agave Azul, tributo liquido alla cultura messicana e gioiello del Maestro Tequilero Cirilo Oropeza. Simbolo dell’orgoglio nazionale, si fa grande interprete della tradizione messicana proprio come il Día de Muertos, una delle più importanti e sentite feste locali.
Il Día de Muertos
“Se oggi la data del Día de Muertos coincide con quella cattolica della commemorazione dei defunti, è dovuto al colonialismo spagnolo che, nonostante la sua imposizione sui nativi, non è riuscito a snaturare completamente questa festa dalle radici profonde”, spiega Cristian Bugiada, tra i massimi esperti mondiali di distillati messicani e proprietario de La Punta Expendio de Agave di Roma.
Lui, insieme al suo socio Roberto Artusio, ha partecipato più volte alle celebrazioni del Día de Muertos a Oaxaca e a Pátzcuaro, tra le più caratteristiche del Messico.
“La festa del Día de Muertos, quest’anno si concentra nelle case, anche se di solito è vissuta tra le vie e nelle piazze che si colorano di giallo e arancione, di canti, musica e risate. A sottolineare l’importanza del legame con la gente, la famiglia, la terra e con alcune credenze che sono radicate nella cultura messicana, quanto miscelate con la religione cattolica”, continua Cristian Bugiada.
A ogni stato messicano il suo Día de Muertos
Il Messico è formato da 31 Stati e un Distretto Federale le cui tradizioni di Vida y Muerte sono festeggiate un po’ ovunque. In particolare ad Aguascalientes, Chiapas, Guanajuato, Oaxaca, Pátzcuaro, Queretaro, Quintana Roo le cerimonie sono molto folcloristiche. Nonostante le celebrazioni abbiano numerosi punti in comune, esistono anche delle particolari differenze.
“A Pátzcuaro le persone si ritrovano al cimitero nelle ore più disparate. Di notte imbandiscono delle vere e proprie cene tra parenti e amici portando cibo per tutti, defunto compreso”, racconta Roberto Artusio.
Il Día de Muertos è infatti rappresentato da un momento dell’anno dove la vita e la morte si incontrano, coesistendo per qualche giorno nello stesso spazio. Così in tutte le abitazioni messicane si allestiscono altari (Ofrendas) che vengono decorati e imbanditi con oggetti e prelibatezze.
L’Ofrenda de La Punta Expendio de Agave per il Día de Muertos
“Il Día de Muertos esorcizza la morte attraverso l’ofrenda, ovvero un altare che, come una porta, in quei giorni di festa si apre permettendo agli spiriti, più vivi che mai, di tornare tra i loro cari e di raccogliersi attorno alle offerte più disparate”, prosegue Artusio. “Ogni anno a La Punta imbandiamo un’ofrenda con ghirlande, incenso, candele, acqua, tequila e pan de muertos. Tutti oggetti posti di fronte alle foto di maestri mezcaleri e vecchi produttori di tequila o artisti del celebre distillato ormai defunti, ma che abbiamo conosciuto durante i nostri viaggi e rivivono oggi nei nostri drink”.
L’Ofrenda rappresenta i quattro elementi naturali: la terra è simboleggiata da piatti a base carne e fagioli che servono a nutrire le anime degli estinti. Il vento, dal papel picado composto da una carta finissima bucherellata in più punti; l’acqua, che viene versata in un recipiente in modo che le anime possano dissetarsi e poi infine c’è il fuoco, dato dalle candele e dall’incenso, che riscaldano e profumano l’anima da commemorare.
Anche i teschi, detti Calaveras, presenti da sempre nella tradizione, compaiono sugli altari e dipinti sui volti delle persone in tutte le forme e i colori. Realizzati e ritratti per suscitare ironia ed esorcizzare la morte, in alcuni casi raccontano le gesta del defunto.
Come le sofisticate etichette di Espolòn Tequila, realizzate da José Guadalupe Posada, che ricordano lo spirito del Messico e l’orgoglio nazionale di un popolo che ha lottato duramente per la propria indipendenza.
Il sale simbolo di purificazione e protezione
Tra i simboli del Día de Muertos non può mancare il sale – La sal, come dicono i messicani – per rappresentare la purificazione delle anime dei defunti e la loro protezione nei confronti di chi è ancora in vita.
“Tradizionalmente, questo ingrediente si trova sia nella cucina messicana che nei drink a base tequila. Sono stato in Messico più di venti volte e a ogni viaggio ne porto a Roma un po’ per decorare i nostri drink”, riprende Cristian Bugiada.
Come il classico Espolòn Paloma, completato con il tequila premium Espolòn Blanco e un top di soda al pompelmo rosa. “Preparato direttamente nel bicchiere, come faceva anche il grande Don Javier Delgado, l’Espolòn Paloma viene servito in un tumbler alto pieno di ghiaccio con uno spicchio di lime e decorato un rim di sale”, aggiunge Artusio.
I fiori come richiamo per gli spiriti
Poi ci sono i fiori, o Cempasúchil, decorazioni tipiche di questa festa che portano luce e gioia come tanti raggi di sole. Semplici ma ricche di petali queste dalie coloratissime emanano un profumo intenso.
Si racconta che grazie al loro aroma fungano da guida verso l’altare per gli spiriti che, dal mondo Celeste, tornano sulla terra. “In realtà anche in natura questi fiori hanno una funzione importante: vengono coltivati vicino alle piantagioni di agave in modo che possano allontanare gli insetti nocivi, evitando così la somministrazione di pesticidi e fertilizzanti chimici. Nel Paloma poi diventano un balsamo aromatico perfetto”, continua Bugiada.
Per il Día de Muertos 2020, La Punta ha preparato un twist sul Paloma che, al naso e al palato, ricorda quei fiori e invita alla bevuta.
“Si chiama Flower Power ed è stato pensato per tutti coloro che amano le note dolci del liquore alla rosa e del maraschino, sottolineate dal gusto perfettamente bilanciato di Espolòn Tequila Blanco, filtrato e imbottigliato appena terminata la lavorazione. Espolòn Blanco qui esprime al meglio le note delicate dell’agave, sentori di frutta tropicale, scorza di limone e accenni di pepe”, spiega Roberto Artusio.
Il potere dell’incenso
Anche la nota aromatica è fortemente presente nelle celebrazioni del Día de Muertos poiché in Messico è credenza comune che le anime vengano attirate dai profumi.
Ecco perché sull’altare de La Punta non mancano mai bastoncini d’incenso. “Come il Palo Santo, un legno che, una volta bruciato, genera un fumo denso e biancastro a cui si dice siano collegati elevati poteri di purificazione” continua Bugiada.
“Per ricordarne l’aroma leggermente affumicato abbiamo pensato a un twist sul Paloma chiamato Santa Muerte. Per realizzarlo, alle note speziate dell’Espolòn Tequila Blanco uniamo un distillato home made di Palo Santo, estratto con il rotavapor. Al distillato aggiungiamo poi l’essenza di pompelmo e un goccio di tonica”, rivela Artusio.
Le tre ricette a base Espolòn Tequila de La Punta Expendio de Agave di Roma per il Día de Muertos
E così, per celebrare il Día de Muertos insieme a Espolòn Tequila, qui trovate le ricette dei tre Paloma realizzati da Cristian Bugiada e Roberto Artusio.
Espolòn Paloma
Ingredienti
60 ml Espolòn Tequila Blanco
10 ml Sciroppo d’agave
15 ml Succo lime fresco
Top di soda al pompelmo rosa Thomas Henry
Preparazione
Realizzare l’Espolòn Paloma in build, ovvero direttamente nel bicchiere unendo tutti gli ingredienti a partire dal ghiaccio. Mescolare con un bar spoon oppure, come voleva Don Javier Delgado, con un coltello. Servire in un tumbler alto con un rim di sale.
Garnish
Decorare con scorza di pompelmo rosa e, a piacere, con uno spicchio di lime.
Santa Muerte
Ingredienti
40ml Espolòn tequila blanco
10ml distillato di Palo Santo
Spray Essenza di pompelmo
Top Thomas Henry Tonic Water
Preparazione
Realizzare questo twist sul Paloma direttamente nel tumbler aggiungendo tutti gli ingredienti, ghiaccio compreso. Mescolare con un bar spoon e servire subito.
Garnish
Essenza di pompelmo
Flower Power
Ingredienti
45ml Espolòn tequila blanco
2,5ml liquore alla rosa
2,5ml maraschino
10ml lime
Top Thomas Henry Elderflower Tonic
Preparazione
Preparare il Flower Power nel bicchiere e aggiungere tutti gli ingredienti, compresi i cubetti di ghiaccio. Mescolare, servire, bere.
Garnish
Petali di nasturzio che, insieme al profumo della rosa e alle spezie delicate di Espolòn Tequila Blanco, “decorano” al naso e al palato.
Immagini realizzate in collaborazione con Alberto Blasetti per Espolòn Tequila