Il nuovo round di Pinnacle Guide incorona sei bar italiani tra le eccellenze mondiali della mixology. Da Milano a Bologna, fino ad arrivare a Pagani, questo riconoscimento segna un punto di svolta per il panorama del bere d’autore nel nostro Paese.
Sei bar italiani conquistano un posto nella Pinnacle Guide
C’è un momento in cui il gesto del miscelare smette di essere routine e diventa racconto, quando il bancone si trasforma in palcoscenico, e ogni drink diventa un’intenzione. Pinnacle Guide, tra i sistemi di riconoscimento internazionale più ambiti nel mondo della mixology, ha appena svelato i nomi dei locali che, quest’anno, hanno meritato l’ingresso nella sua cerchia esclusiva. E l’Italia — con ben sei nuovi bar premiati — fa un ingresso trionfale, guadagnandosi il titolo di protagonista assoluta della scena europea.
Quali sono i bar italiani entrati in Pinnacle Guide
Da Milano, passando per Bologna e arrivando fino alla provincia di Salerno, Pinnacle Guide ha assegnato un pin a questi cocktail bar italiani.
- Backdoor43 a Milano, il bar più piccolo del mondo
- Ceresio 7 di Milano, con il suo rooftop che accoglie due piscine
- Cinquanta Spirito Italiano a Pagani, con il suo approccio pop che reinterpreta la tradizione dei bar italiani
- Dry Milano, il locale che per primo ha sdoganato l’abbinamento tra pizza e cocktail
- Moebius Milano, il pluripremiato cocktail bar dallo stile industriale
- Sentaku Izakaya di Bologna, dedicato alla cultura giapponese del buon bere
Un debutto che lascia il segno

È la prima volta che l’Italia viene inclusa nella Pinnacle Guide, e lo fa con numeri che parlano chiaro: sei bar selezionati, più di qualsiasi altro Paese europeo in questa tornata. Un’affermazione netta, che conferma ciò che chi frequenta i migliori banconi già sa, il Belpaese è una delle nuove capitali mondiali del cocktail, capace di coniugare stile, ospitalità e ricerca con una naturalezza disarmante.
La guida, nata con l’ambizione di rivoluzionare il modo in cui i bar vengono valutati e celebrati, assegna da uno a tre Pin, sulla base di criteri che guardano ben oltre la qualità del drink. Contano il progetto, il team, la cura dietro le quinte tanto quanto quella sul banco.
La visione olistica dei bar contemporanei

Alla base di Pinnacle Guide c’è un’idea precisa, un bar non è solo il luogo in cui si servono cocktail impeccabili. È una cultura, un’esperienza, una comunità. Per questo, il processo di selezione si articola in più fasi, a partire da una valutazione strutturata su sei pilastri: dall’approccio all’ospitalità alla sostenibilità, dalla formazione del personale alla qualità dell’ambiente. Solo chi supera questa prima soglia accede alla fase successiva: una serie di visite anonime condotte da esperti del settore formati secondo criteri rigorosi.
Il risultato è un sistema che premia merito, visione e coerenza, indipendentemente dalle dimensioni, dalla fama o dalla geografia. Dall’indirizzo di quartiere alla cocktail destination internazionale, ogni bar ha la possibilità di raccontarsi e, se meritevole, di essere riconosciuto.
Italia da bere, con consapevolezza

Con questa ondata di riconoscimenti, l’Italia entra ufficialmente nella geografia liquida della mixology globale. Una conquista che non arriva per caso, ma come frutto di anni di crescita, sperimentazione, formazione. È il segno che i nostri professionisti di settore non solo padroneggiano la tecnica, ma sanno creare esperienze, accogliere con stile e restituire senso al gesto dell’ospitalità.
In un’epoca in cui il bar è sempre più un luogo di pensiero, oltre che di piacere, Pinnacle Guide celebra chi riesce a bilanciare forma e sostanza, estetica e etica. «Un grande bar è quello che si prende cura dell’ospite, ma anche di chi lavora dietro il bancone», ricorda la co-fondatrice Hannah Sharman-Cox. «I locali selezionati dimostrano che si può essere eccellenti su entrambi i fronti».
Pinnacle Guide, il futuro è già in fermento

Nel mondo, 31 nuovi bar sono stati premiati: 25 con un Pin, sei con due Pin, e nessun nuovo ingresso nella ristrettissima élite dei tre Pin — status che rimane prerogativa esclusiva del Lyaness di Londra. Un dato che testimonia quanto alta sia l’asticella, e quanto serio sia il processo di selezione.
Per chi desidera candidarsi, le iscrizioni sono ancora aperte in diversi Paesi, Italia inclusa, fino al 3 giugno 2025. La guida, infatti incoraggia, ispira e si propone come strumento di orientamento per i viaggiatori più esigenti, ma anche come punto di riferimento per un intero settore in evoluzione.
Oggi l’Italia brinda con orgoglio, consapevole che questo riconoscimento non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova, affascinante narrazione liquida. Una storia fatta di talento, passione e tanta, tantissima cura.
Immagini courtesy The Pinnacle Guide