Nico de Soto insieme ai Med Brotherood, gruppo di bartender, ha lanciato una raccolta fondi per salvare il locale libanese, 46esimo tra i World’s 50 Best Bar
Luci al neon, musica funky e una fila di sgabelli di fronte a un ampio bancone facevano bella mostra di sé, calamitando chiunque si ritrovasse a passeggiare di fronte all’ampia vetrata dell’Electric Bing Sutt di Beirut.
L’Electric Bing Sutt e l’esplosione al porto di Beirut
Il locale di Jad Ballout, non distante dalla coloratissima scalinata di San Nicolas nel quartiere di Gemmayzeh della capitale libanese, era considerato il bar da frequentare. Quello dalla doppia anima, asiatica e mediorientale che, attraverso i suoi drink d’autore e gli ottimi assaggi, univa a qualsiasi ora del giorno un’ampia parte di bon vivant provenienti da tutto il mondo.
Poi il 4 agosto la gigantesca esplosione che colpiva Beirut, dilaniando interi quartieri ed edifici, non risparmiava neanche l’Electric Bing Sutt, votato nel 2019 quale 46esimo nella classifica dei migliori bar del mondo e ora ridotto a un cumulo di macerie.
Tra i bar preferiti di Nico de Soto
“EBS è uno dei miei bar preferiti al mondo”. Così racconta Nico de Soto, noto bartender e imprenditore di successo tra Parigi, New York e Miami che parlando del locale di Ballout usa il presente. Come si augurano tutti, “speriamo torni presto a servire i suoi ottimi drink”, continua. Grazie anche alla vicinanza e alle donazioni di amici e bartender.
E il motivo è semplice. Per poter continuare a gustare i cocktail di Jad Ballout, sulla piattaforma gofundme.com è stata avviata, dallo stesso de Soto, una campagna con l’obiettivo di mettere insieme la cifra necessaria alla ricostruzione proprio dell’Electric Bing Sutt.
Cosa rappresenta l’Electric Bing Sutt
L’Electric Bing Sutt non ha eguali. “L’atmosfera e i cocktail di Jad sono unici, quest’ultimi realizzati con ingredienti che provengono da tutto il pianeta. Per questo è considerato il miglior bar del Libano e sarebbe un peccato se non facessimo qualcosa per salvarlo”, prosegue il bartender parigino.
“Una delle due volte in cui ci sono stato ero con Jimmy Barrat. Serate speciali quelle al EBS in cui abbiamo servito drink e mixato musica insieme”, rammenta de Soto.
L’Electric Bing Sutt oggi
Adesso, completamente sventrato dall’onda d’urto della detonazione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, l’Electric Bing Sutt simboleggia, per tutti gli appassionati del buon bere, il Libano che vive nell’incertezza del futuro ma che non molla, pur conservando nitido il ricordo delle ferite di una guerra civile durata dal 1975 al 1990.
Una cicatrice che ancora si fa sentire al solo guardare le immagini della devastazione recente, scorrendo i feed su Instagram o i post su Facebook che raccontano ciò che, a causa del Governo ora dimissionario, tutto il mondo si è perso. Compreso quel piccolo gioiello della mixology, chiamato Electric Bing Sutt.
La solidarietà per la rinascita
Ma una speranza c’è. L’iniziativa, promossa dal bartender Nico de Soto e dal Med Brotherood, il gruppo di cui fa parte insieme a Jimmy Barrat, Dinos Constantinides e lo stesso Jad Ballout, dà un chiaro segnale che non lascia scampo alla rassegnazione, ma mette insieme coraggio e solidarietà, altruismo e resilienza.
“Il Libano sta affrontando una situazione particolarmente difficile, e Jad, pur avendo tutte le carte in regola per il successo, adesso non può farcela da solo. Chiediamo che l’industria globale dei bar, la nostra famiglia allargata, supporti e sostenga questa iniziativa aiutandoci a raccogliere 40k, per permettere a questo nostro fratello di ricominciare da capo. Certi che possa sentire le nostre braccia pronte ad aiutarlo a risollevarsi”, conclude Nico de Soto, portavoce della campagna che in una nota invita il mondo del bartending e gli appassionati di mixology a sostenere l’Electric Bing Sutt e i suoi dipendenti.
Come fare una donazione
Per contribuire al progetto benefico, che in una manciata di giorni ha raccolto oltre 27mila euro con quasi 400 donazioni e migliaia di condivisioni, basta cliccare sul link della pagina crowdfunding riportata qua sotto.
Per sostenere e dare concretamente all’Electric Bing Sutt una seconda possibilità.
Immagini courtesy The 50 Best Bars
