Nel panorama dei cocktail contemporanei ce n’è uno in cui si respira aria d’Italia: il Red Hook è stato infatti inventato dal bartender Vincenzo Errico e fra i suoi ingredienti c’è l’aperitivo italiano a base di vermouth e china. È un interessante connubio fra note dolci, amare e secche, armonizzate dalla presenza del rye whiskey.
La storia del Red Hook
Napoletano di nascita, internazionale di formazione, Vincenzo Errico deve moltissimo alla città di Londra. A cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila lavora accanto a Dick Bradsell, famoso per lo stile innovativo e per avere inventato alcuni cocktail imprescindibili, tra i classici moderni. Per esempio l’Espresso Martini, il Bramble e il Russian Spring Punch.
Nel 2002, l’apertura del Milk & Honey London gli consente di conoscere il grande Sasha Petraske e quest’ultimo lo invita a lavorare per lui, nella sede newyorkese del suo leggendario locale. Ed è qui che Errico inventa il Red Hook.
L’idea è di sdoganare i gusti amari presso un pubblico, quello statunitense, che in quegli anni era ancora poco avvezzo a quei sapori e spesso non li apprezzava. Il successo del cocktail ha contribuito a invertire la tendenza.
La nascita del nome
Il Red Hook nasce nel 2003 come una variazione del Brooklyn cocktail, a sua volta derivato dal Manhattan. E si chiama come un quartiere del distretto di Brooklyn, un’area portuale dove hanno abitato parecchie celebrità: il cestista Carmelo Anthony, l’attrice Michelle Williams, gli scrittori Norman Mailer e H. P. Lovecraft e anche il gangster Al Capone.
La ricetta del Red Hook
L’ingrediente peculiare del Red Hook è un vermouth che nella ricetta contiene sentori dolci e l’amaricante della china. Ulteriori note dolci e secche sono quelle del Maraschino, liquore dalmata ottenuto dalla distillazione delle ciliegie marasche. La base alcolica, quella che propizia un gustoso amalgama, è rappresentata dal rye whiskey.
Bisogna dunque prendere un mixing glass colmo di ghiaccio e versare 60 ml di rye whiskey, 15 ml di vermouth e 15 ml di Maraschino. Mescolare delicatamente per qualche secondo, senza fretta, e poi filtrare in una coppa ghiacciata. La guarnizione non è necessaria, ma nel caso la si voglia è consigliata un ciliegia sciroppata.