È tornato il National Bourbon Heritage Month, la celebrazione del distillato 100% americano che ne sottolinea i valori legati al territorio e a una tradizione produttiva secolare che vanta popolarità in tutto il mondo. Tra i suoi prodotti super premium c’è Wild Turkey, simbolo dell’America’s Native Spirit per eccellenza.
Puro stile Usa
Gocce morbide come il velluto avvolgono il palato e scendono calde verso la gola. Il bourbon sa di ricordi, di casa, di amicizia. Degustarlo non è solo semplice piacere liquido, ma uno stato d’animo. È il racconto della tradizione americana che va condivisa e tramandata.
Come ogni anno a settembre, il National Bourbon Heritage Month ricorda la storia e gli uomini che ogni giorno lavorano per creare questa delizia ambrata. La festa, nata negli Stati Uniti nel 2007, da tempo ormai ha attraversato i suoi confini per raggiungere e conquistare tutti gli appassionati del distillato di mais.
Bourbon, una tradizione lunga oltre 200 anni
Per essere precisi, il National Bourbon Heritage Month, istituito 16 anni fa dal Congresso degli Stati Uniti, è più di una semplice ricorrenza. Rappresenta l’eredità, la storia e la tradizione del bourbon quale simbolo americano che ha contribuito a plasmare l’identità della nazione.
Carte alla mano, è dimostrato che il bourbon sia stato prodotto negli Stati Uniti fin dalla fine del XVIII secolo. Il che lo fa essere uno dei distillati più antichi d’America. Le origini esatte sono alquanto oscure, ma la tesi più in voga lo vuole prodotto per la prima volta da immigrati scozzesi e irlandesi stabilitisi in Kentucky.
Durante la Rivoluzione Americana si dice, inoltre, che il bourbon si stato così prezioso da venire utilizzato come forma di valuta. Dopo la guerra, continuando a viaggiare sulla strada della popolarità, all’inizio del XIX secolo, viene esportato in altri Paesi e riconosciuto quale America’s Native Spirit.
National Bourbon Heritage Month, il disciplinare
Per chiamarsi bourbon, il distillato deve essere prodotto solo negli Stati Uniti grazie alla lavorazione di mais, segale e orzo. La miscela di cereali, il mash bill, deve contenere almeno il 51% di mais, come da disciplinare. Inoltre, il bourbon deve essere distillato a non più di 80 gradi e subire un invecchiato in botti nuove di rovere poi carbonizzate.
Questo processo di invecchiamento unico è ciò che gli conferisce il suo sapore caratteristico e il colore ambrato. Il bourbon può essere prodotto ovunque nel Paese. Ma quello più apprezzato viene dal Kentucky e, ovviamente, è creato nel pieno rispetto delle rigide normative federali.
Dal Kentucky con Wild Turkey
Assaggiare del bourbon fa volare immediatamente nella parte interna sud orientale del Nord America. Tra distillerie e ranch dove i lunghi brindisi in compagnia sanno sempre di amicizia, unione, famiglia. È questo il racconto a stelle e strisce che arriva anche in Italia grazie a brand come Wild Turkey, un prodotto di qualità super premium che dal 1869 si fa portavoce della tradizione artigianale del bourbon.
La storia di questo prezioso brown spirit parte dalla cittadina di Lawrenceburg dove John e James Ripy, in arrivo dall’Irlanda, posero la prima pietra della distilleria. Sopravvissuta al periodo del proibizionismo, nel 1940 l’azienda cambia nome. Grazie a una battuta di caccia al tacchino e alla genialità del dirigente dell’allora società, Thomas Mc Carthy, il distillato tanto apprezzato da tutti diventa quello del “tacchino selvatico”. Nasce così Wild Turkey Bourbon, il distillato 100% americano, autentico nel gusto e ideale da condividere.
L’eredità della famiglia Russell
Quella che tutti oggi apprezzano è l’evoluzione moderna di una tradizione rispettata al millilitro. Con Jimmy Russell, definito non a caso il Master Distiller dei Master Distiller, e suo figlio Eddie, Wild Turkey viaggia verso la golden age del bourbon, che attraversa le sfide della produzione e del mercato raggiungendo la fama internazionale che si merita.
Entrando nel merito di ogni bottiglia, Wild Turkey Bourbon, ideato dal master distiller Eddie Russell, è come un vero best seller liquido. Invecchiato in botti di quercia bianca americana con la bruciatura più intensa, livello 4, si presenta con note dolci di vaniglia e accenti di spezie che lo rendono ideale per cocktail come un Wild & Ginger e nel Whiskey Sour.
Il mondo della mixology scommette sul bourbon anche come elemento protagonista di sofisticate ricette come Old Fashioned e Boulevardier. In quasi 80 anni Wild Turkey 101 è sempre rimasto fedele a sé stesso: al suo stile e al suo sapore unici. Rotondo, morbido e complesso, per via del suo alto contenuto di segale e della sua gradazione alcolica al 50.5%, trova la collocazione perfetta proprio nelle due ricette leggendarie citate.
Diverso Wild Turkey Russell’s Reserve, uno Small Batch crafted bourbon che unisce la genialità di Eddie Russell all’immensa esperienza di Jimmy, depositario di saperi e grande visionario. Russell’s Reserve 10 anni nasce per un’esigenza. È una dimostrazione di stima e amore di Eddie Russell nei confronti del padre in occasione dell’anniversario dei suoi 45 anni come master distiller di Wild Turkey.
Assaggiare Russell’s Reserve è come godersi gocce di storia raccontate fin dall’etichetta, dove l’effige dell’albero rappresenta l’incontro tra le radici che affondano nella tradizione dei bourbon Wild Turkey. Il consiglio, quindi, è di assaporare questo nettare liscio, on the rocks o in uno speciale Boulevardier, cocktail che rende la bevuta miscelata un momento perfetto.
Ma i drink da suggerire potrebbero essere tanti altri. D’altronde Wild Turkey, si sa, va provato e riprovato per il piacere del gusto. E approfittare, dunque, di questi 30 giorni dedicati al National Bourbon Heritage Month può essere un’occasione da non perdere.
Immagini courtesy Wild Turkey