Moe Aljaff e Juliette Larrouy sono due star della mixology e questo spiega come mai erano mesi che cresceva l’attesa per l’apertura del loro nuovo cocktail bar. Ora il nastro dell’inaugurazione è stato tagliato e schmuck. di New York City è diventato realtà.
Schmuck, il nuovo locale di Moe Aljaff e Juliette Larrouy

Aljaff e Larrouy volevano che il loro locale fosse «qualcosa di completamente nuovo, diverso da ciò che abbiamo fatto finora». Il virgolettato viene da una vecchia intervista concessa a Drinks International, quando ancora il nuovo locale sembrava avere il nome Schmuck (con la maiuscola iniziale e senza punto finale). E, sia detto fra parentesi, i due erano stati intervistati mesi prima dall’inaugurazione di Schmuck: a riprova dell’attenzione che circondava il progetto.
Ora che le porte sono aperte al pubblico, Moe Aljaff afferma che «la bellezza del marchio schmuck. è che è in continua evoluzione e non può essere davvero racchiuso in un solo pensiero, idea, drink o stato d’animo, anche se la costante resta una. La mia vita e quella di Juliette e dove ci troviamo in un determinato momento. Questo è stato in tutto e per tutto un lavoro d’amore», continua Aljaff. «Non vedevamo l’ora di servire l’East Village nel stile di schmuck. In fin dei conti, siamo solo un gruppo di schmucks da ogni dove, che uniscono le forze per offrire momenti memorabili ai nostri ospiti».
Per inciso, la parola Schmuck deriva dall’ebraico e può essere tradotta con il termine “idiota”. Qui utilizzato non in modo dispregiativo bensì con piglio ironico e punk.
La drink list di schmuck.

Entrando da schmuck. si possono gustare 22 drink originali. Siccome il locale è organizzato in due spazi differenti, l’offerta è diversa a seconda di dove si prende posto. Nella sala principale servono dodici cocktail, in quella più piccola ne servono dieci. Il denominatore comune è il background culinario e tecnico di Moe Aljaff e Juliette Larrouy, dunque è lecito aspettarsi un elevato livello qualitativo. Insieme, però, la volontà è di presentare ogni ricetta «in un modo accessibile, veloce e alla mano».
Detto questo, nella sala grande si trovano «creazioni originali, reinterpretazioni di ingredienti particolari o piatti preferiti». Per esempio il cocktail Blanka, ispirato all’insalata invernale francese di finocchio crudo: preparato con whiskey, finocchio, vinaigrette alla senape e noci pecan. Oppure Bread With Tomatoes, che «evoca la sensazione di immergere il pane nell’acqua di pomodoro rimasta nella ciotola di un’insalata di pomodori»: la ricetta prevede vodka, pomodoro e pane.
Nella sala piccola il gioco cambia e al centro della scena c’è un singolo sapore distintivo, al massimo due. I nomi dei drink spiegano già tutto: Le Banane (a base di vodka), Strawberry & Cheese (tequila), Mouthwash De Menthe (rum) e via elencando.
Il cibo

Il menu comprende anche una curatissima selezione di piatti. Sono stati creati in collaborazione con Arash Ghassemi, fondatore del ristorante LOBB Berlin. Il filo conduttore è mettere in comunicazione «i sapori e le tecniche persiane con i sapori e le tecniche occidentali». Due esempi presi dal mazzo: fagioli bianchi cacio e pepe con briciole di pane affumicate, olio di dragoncello e pepe nero; e poi salsiccia speziata mediorientale con sugo all’arancia caramellato e purè di patate.
L’interior design di schmuck.

L’estetica di schmuck. è stata curata con grande attenzione cercando una sintesi fra le suggestioni provenienti da tre delle più importanti correnti dell’architettura e del design della seconda metà del XX secolo: Mid-Century Modern, Space Age e Brutalismo. Pezzi vintage raccolti in mezza Europa completano il quadro con un senso di autenticità che semplici riproduzioni non avrebbero consentito.
Immagini courtesy schmuck.