Lo Scorpion Bowl è uno dei cocktail più famosi di Trader Vic e uno dei più rappresentativi dello stile Tiki. È godereccio, esotico e si beve preferibilmente in gruppo, dalla medesima tazza. È diventato talmente famoso che il contenitore in questione ha finito col prendere il medesimo nome del drink.
La storia dello Scorpion Bowl
All’origine dello Scorpion Bowl c’è un viaggio alle Hawaii. Trader Vic vi si reca nel corso degli anni Trenta. Curiosando fra i bar del luogo incappa nell’Okolehao, un distillato ottenuto dalle radici di una pianta che cresce sull’isola. Forse gli è stato servito con succo di lime, frutta e ghiaccio, ma forse no: su questo fatto regna il mistero. Per certo era miscelato: secondo alcune fonti il mix si chiamava Scorpion.
In base a quanto raccontato da Trader Vic, la prima volta lo beve da una grande ciotola, capace di “contenere facilmente venti galloni di punch“. Sono 75 litri abbondanti, dettaglio che fa ipotizzare una certa esagerazione, nel racconto.
In ogni caso, la reazione è entusiasta e Trader Vic decide di proporlo nei propri locali. Però è difficile importare l’Okolehao negli Stati Uniti continentali: decide di farne a meno e provare a ricrearne il gusto con ciò che ha per le mani.
Un cocktail, molte versioni
Nel suo libro del 1947 (titolo: Bartender’s Guide) troviamo così lo Scorpion Punch: una ricetta per dodici persone, a base di rum portoricano, gin, brandy, vino bianco, succo di limone, succo d’arancia, orzata e foglie di menta fresca.
Qualche anno più tardi il testo viene aggiornato e pubblicato come Trader Vic’s Bartenders Guide (1972). Questa volta le indicazioni sono per lo Scorpion cocktail. Scompaiono il gin e il vino, e gli ingredienti indicati sono per una persona sola.
A diventare famosa è però la versione di gruppo, lo Scorpion Bowl, che modifica le proporzioni fra rum e brandy e si beve con la cannuccia dal medesimo contenitore di ceramica.
La ricetta dello Scorpion Bowl
La ricetta dello Scorpion Bowl ha conosciuto una quantità di variazioni, con quasi una sola costante: l’orzata, che serve a bilanciare rum e frutta. Quella che segue è la versione più comune.
Ingredienti (per tre, quattro persone)
- 6 parti di rum, preferibilmente portoricano
- 1 parte di brandy
- 6 parti di succo d’arancia appena spremuto
- 4 parti di succo di limone fresco
- 1 parte e mezzo di orzata
Preparazione
Inserire gli ingredienti in un frullatore, insieme a circa 200 grammi di ghiaccio tritato. Dare una bella mescolata, senza però esagerare, e poi versare in una scorpion bowl. Aggiungere cubetti di ghiaccio.
Garnish
La guarnizione può essere esagerata, soprattutto per quanto riguarda frutta e fiori. La norma prevede cannella (in bastoncini e appena grattugiata), scorza di pompelmo, orchidee e una fiamma ardente.
Quest’ultima si ottiene versando overproof rum in una metà di lime, privo di polpa, e accendendolo con un fiammifero. Alcune tazze di porcellana sono già predisposte per contenere il liquido, grazie a un cono posizionato nel centro: ci si riferisce a quella parte chiamandola “vulcano”.
Lo Scorpion Bowl così concepito si presta alla bevuta condivisa, dal medesimo contenitore e utilizzando cannucce. Si può anche suddividere in bicchieri mono porzione, che però riducono le guarnizioni possibili: è una questione di spazi.