C’è chi beve cocktail e chi assapora storie. All’Atrium Bar del Four Seasons Hotel Firenze, le due cose coincidono grazie a Edoardo Sandri, assistant F&B manager, e a Sips of History, la nuova drink list che trasforma gli eventi importanti dell’800 in otto bicchieri d’autore. Tutto avviene attraverso una carta che mescola l’essenza di un secolo rivoluzionario con esperienze gustative capaci di raccontare personaggi come Dracula e Sherlock Holmes, oppure di Firenze capitale o della Lira con la facilità con cui si sorseggia un drink.
Ogni creazione infatti narra un capitolo diverso: attraverso un sorso di whiskey infuso di spezie si evoca il gotico vittoriano, mentre con le note di zafferano si richiamano il prestigio della città al centro della storia.
Sips of History: otto cocktail e un viaggio nel tempo

La drink list Sips of History è dunque un percorso che attraversa l’800, un’epoca di trasformazioni radicali, rivoluzioni artistiche e culturali. Firmata da Edoardo Sandri, assistant F&B manager di Atrium Bar, la carta è stata pensata per trasformare ogni cocktail in un capitolo di questa narrazione. «Abbiamo voluto omaggiare un’epoca, i luoghi e le persone che l’hanno vissuta», spiega il mixologist. «Con un gioco di sapori e contrasti, volevamo raccontare un periodo indimenticabile che ha condizionato i secoli successivi. Ogni drink, infatti, è un invito a immergersi nel passato, ma con i toni freschi, emozionanti e coinvolgenti del presente».
I cocktail della Belle Époque
Il menu si apre strategicamente con il Folies Bergère puntando a narrare la Belle Époque. La combinazione inaspettata di banana e mandorle, arricchita dalla vodka e da un aperitivo bianco secco, ricrea quella stessa vibe che animava i caffè parigini quanto il Teatro della Pergola fiorentino di quel periodo.
Proseguendo, Yellow Kid si distingue come omaggio all’arte rivoluzionaria e pionieristica del periodo. Nel bicchiere, il tequila regala una struttura bella decisa, mentre la delicata schiuma di mandorle e lamponi crea un contrasto quasi narrativo. Questo è un cocktail che celebra tanto la forma quanto il contenuto, proprio come fece il celebre fumetto a cui deve il nome.
Personaggi letterari nel bicchiere

Per migliorare la serata, niente risulta più appropriato di uno Sherlock Holmes. Il gin, miscelato con un tocco di china, svela nuove sfumature del cocktail, paragonandolo a un enigma che si chiarisce lentamente. Dracula, invece, è una dichiarazione d’intenti liquida. La fusione audace tra whiskey americano e rum, arricchita da una selezione di spezie, possiede un’intensità quasi letteraria. Il primo sorso è come un morso deciso che cede poi a una complessità stratificata, in un’esperienza che rispecchia la profondità psicologica del classico di Bram Stoker. Difficile non innamorarsene.
Simboli di trasformazione
Con The Donut vi è invece un intrigante cambio di registro. Il tema a cui si ispira il cocktail è quello della trasformazione. Utilizzando whisky, cioccolato, noce moscata e un inaspettato tocco di pepe bianco, questo drink celebra l’evoluzione di un classico. Come la ciambella che originariamente non aveva il suo caratteristico foro centrale, la miscela dimostra che la bellezza può nascere da un’assenza, dalla ridefinizione di ciò che è essenziale. Il cocktail dedicato a La Lira offre un momento di riflessione sulla storia economica e culturale italiana. Il mix di cognac e aquavit, aromatizzato con basilico fresco e artemisia, rappresenta un incontro tra ieri e oggi. Come la moneta che ha accompagnato generazioni di italiani nei momenti cruciali della storia nazionale, questo drink intreccia una nota nostalgica con l’identità del Paese.
Sips of History, tributo alla storia italiana

Chiudono la drink list due cocktail: Firenze Capitale e La Locomotiva. Il primo emerge come manifesto alcolico della città durante il breve ma significativo periodo in cui fu capitale d’Italia. Il vermouth al caffè si fonde con l’amaro, mentre un tocco di zafferano aggiunge una nota dorata che evoca il prestigio e la ricchezza culturale di quegli anni. Firenze Capitale rappresenta la città in trasformazione, tra Rinascimento e ambizioni moderne, in un periodo in cui ogni brindisi celebrava un futuro che sembrava brillante come l’oro.
Il secondo, La Locomotiva, è un tributo al fermento che ha ridefinito il 19° secolo. Il mezcal fornisce una base dalle note fumose che richiama subito le immagini dei treni a vapore di Stephenson, mentre il mango fermentato e la menta fresca aggiungono strati di complessità che simboleggiano il progresso inarrestabile. Proprio come volevano gli innovatori dell’epoca e solo come un cocktail che guarda avanti sa fare.
Perché l’Atrium Bar sceglie la via di una narrazione culturale dove ogni sorso è una pagina di storia e i bartender, capitanati da Edoardo Sandri, sono i narratori che guidano gli ospiti attraverso un secolo di rivoluzioni.
Immagini courtesy Four Seasons Hotel Firenze