I soci di The Dead Rabbit si dividono, dopo quasi dieci anni dal lancio del famoso pub irlandese a New York. Dal 2013 hanno fatto dell’Irish Coffee un must e dopo tre anni è arrivata la nomina di World’s Best Bar. Ne hanno collezionati di successi. E ne collezioneranno ancora perché dopo l’amichevole separazione nasceranno nuovi progetti. Ecco qualche anticipazione.
The Dead Rabbit: to be continued
Per quanto possa andare contro il suo nome, il cocktail bar The Dead Rabbit non morirà mai, ma paradossalmente potrà solo rinascere. La notizia in arrivo da New York City è che i due soci fondatori di quello che nel 2016 è stato nominato World’s Best Bar (da Tales of the Cocktail e poi da The World’s 50 Best Bars) hanno annunciato un’amichevole separazione.
È un po’ come un cocktail stratificato: i vari ingredienti si sono separati, ma coesistono nello stesso bicchiere. Ad “andarsene” è Sean Muldoon -restando però socio di The Dead Rabbit, locale di culto irlandese a New York e che a pochi anni dalla sua apertura è raddoppiato grazie al forte riscontro in termini di pubblico, mixology e irish way of drinking.
“Ci siamo resi conto di volere cose diverse. Separandoci, ognuno potrà tranquillamente portare avanti i propri progetti” ha dichiarato Muldoon parlando anche a nome di Jack McGarry, altra firma storica di The Dead Rabbit che continuerà a guidare il cocktail bar con un piano davvero ambizioso di espansione in America.
McGarry è esattamente quel tipo di giovane creativo che ci riserverà tante sorprese dietro al bancone. E che punta a replicare The Dead Rabbit in sei sedi diverse. Volete uno spoiler? Il cocktail bar di New Orleans sarà inaugurato il 21 febbraio 2023. Seguirà un’apertura anche ad Austin, in Texas.
McGarry sogna di stravolgere la tradizionale mixology irlandese diventando, con i suoi Dead Rabbits, un nuovo riferimento della drink culture del Paese. La voglia di ampliarsi negli Stati Uniti era infatti soprattutto la sua e il progetto era già stato avviato nel 2020: la pandemia lo aveva messo in stand-by, e questo stato di fermo è stato anche un’opportunità per Muldoon per capire cosa volesse veramente.
Hazel and Apple, il nuovo progetto di Sean Muldoon e Jillian Vose
Lui e la beverage director Jillian Vose hanno le idee ben chiare. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023, i due apriranno a Charleston -in South Carolina- un nuovo locale: Hazel and Apple. Una location a metà tra due stanze, in grado di ospitare sino a 300 coperti e con uno spazio esterno.
Nocciolo e Mela: il nome del locale rispecchia i suoi proprietari -il nocciolo la saggezza e l’esperienza di Muldoon, la mela la freschezza e la giovinezza della Vose.
La prima stanza sarà proprio il Nocciolo (The Hazel) e combinerà un pub irlandese e una tavola calda con piatti tipici ma non solo, perché saranno preparati con ingredienti locali. La seconda stanza, The Apple, sarà un incredibile cocktail bar all’avanguardia e con spazio esterno.
Jillian Vose e Sean Muldoon, finalmente soci dopo otto anni di collaborazione presso The Dead Rabbit, hanno dichiarato che, il loro “ingresso” a Charleston non andrà affatto a scombussolare gli equilibri locali: vogliono che Hazel and Apple si integri alla perfezione e che familiarizzi con il territorio e le persone, fondendosi con ciò che i “local” sono già abituati a consumare.
Noi non vediamo l’ora di saperne di più, sia dei futuri The Dead Rabbit in America sia del nuovo Hazel and Apple ad Austin. E voi?
Immagini courtesy The Dead Rabbit