Tea Alberizzi, barlady milanese in trasferta a Padova, si racconta in tre nuove creazioni alcoliche prodotte per chi, come lei in questi giorni, vuole bere di qualità restando a casa. La piacevolezza del relax in salotto sarà più che assicurata se verranno seguite le indicazioni raccolte, attraverso le sue tre ricette cocktail inedite.
I cocktail biografici di Tea Alberizzi
“Dopo aver pensato per settimane a quale potesse essere il fil rouge che unisse le mie ricette, sono arrivata a un verdetto finale: fermarmi ed essere semplicemente me stessa”.
Un incipit vincente per i nuovi drink creati dalla barlady Tea Alberizzi che attraverso la mixology è riuscita a esprimere le sue necessità e le altrettante necessità di tutti i cocktail lovers che hanno ricreato il loro angolo bar nel salotto di casa.
Semplicità e intuizione al primo posto
Nelle tre ricette di Tea Alberizzi la semplicità si miscela all’intuizione e il risultato finale sfocia in cocktail da accostare addirittura a espressioni dialettali venete, quelle per cui niente ci può impedire di provare una nuova miscela.
I drink di Tea Alberizzi sono anche un buon pretesto per rispondere alle domande che arrivano dal nulla, quelle che la barlady fa a se stessa nei momenti in cui il tempo si ferma.
Da dove vengono le idee vincenti di Tea Alberizzi
Il punto interrogativo è il primo alleato delle idee. In ogni ambito, anche in mixology. Pertanto, immaginiamo Tea Alberizzi scavalcare con un bel salto in lungo quel fil rouge tanto cercato e tipico delle drink list.
Labarlady va oltre, infischiandosene dell’ordinarietà che molto spesso non fa combaciare gli ideali di mixology che uno ha in mente con ciò che poi serve concretamente nel bicchiere.
Per le sue creazioni, la Alberizzi sostiene che i cocktail non devono avere per forza qualcosa in comune: la prima ricetta si fonda su una domanda, la seconda è una curiosità e la terza celebra il momento della colazione.
Tre drink autobiografici di Tea Alberizzi
I tre cocktail in questione sono una sorta di autobiografia di Tea Alberizzi, come sostiene la barlady stessa. Chi già ne conosce il talento, non fa fatica a riconoscerla in uno dei suoi nuovi drink. A ogni modo scommettiamo che, con le sue ricette, riuscirete a sentirvi un po’ come lei, rintracciando in un sorso ciò che state provando e di cui sentite la mancanza.
Bando alle chiacchiere, ecco le tre ricette dei nuovi drink ideati dalla barlady Tea Alberizzi che, ne siamo certi, non si è mai persa in un bicchier d’alcol.
I giapponesi non parlano mandarino
Una curiosità che diventa persino il nome di un drink. Un cocktail che inevitabilmente esalta uno dei fermentati ad oggi più apprezzati (e riscoperti) persino in Italia: il sakè.
Il fermentato di riso è però, in questo cocktail, infuso al tè verde e menta piperita e contrasta con il sapore più agrumato del mandarino.
“Questa ricetta nasce dalle domande che ogni tanto mi passano per la testa e che mi spingono a fare ricerche per saperne di più. È come una sorta di meccanismo anti noia che si attiva nei momenti più piatti delle giornate passate a casa”.
Ingredienti
- 50 ml sakè infuso a freddo con botaniche
- 60 ml succo di mandarino chiarificato con gelatina
- 4 gocce di bitter erbaceo
Preparazione
Versare tutti gli ingredienti – fatta eccezione del bitter erbaceo – in uno shaker colmo di ghiaccio e agitare con vigore. Successivamente eseguire una doppia filtrazione con strainer e colino per eliminare ogni residuo di ghiaccio. Versare in una coppa champagne e aggiungere il bitter sul chunk di ghiaccio.
Garnish
Guarnire il drink con foglie di tè verde e petali di fiordaliso essiccati.
A colazione con l’alce
“La colazione è il mio pasto preferito in assoluto: richiede tranquillità, tempo e pacatezza. Questo cocktail si ispira proprio a quel momento della giornata in cui tutto ancora deve prendere forma”, spiega Tea Alberizzi.
Gli ingredienti scelti dalla barlady rimandano infatti a un gustoso dolcetto. “Se dovessi pensare a raffigurarlo, sarebbe decisamente un divino pancake”, svela la barlady. Ecco dunque il suo drink allo sciroppo d’acero in versione acolica.
Ingredienti
- 50 ml rye whiskey e burro di arachidi
- 2 spoon di marmellata di mirtilli
- 10 ml succo di limone
- 10 ml sciroppo d’acero
Procedimento
Riporre la marmellata e il succo di limone nel tin in modo da raggiungere una consistenza più fluida. Aggiungere il whiskey e lo sciroppo di acero, mescolando senza ghiaccio. Colmare il tin con ghiaccio e shakerare con vigore. Versare la miscela nel tumbler.
Garnish
Guarnire il drink con dei mirtilli freschi.
Vorrei ma no go sghei
Letteralmente il nome di questo drink significa: “Vorrei ma non ho soldi”. In mixology però questo non esiste.
A un drink – specialmente se si tratta di una miscela sconosciuta – non si può dire di no. Tea Alberizzi ce lo dice in veneto, senza mezzi termini.
“Esiste solo un’occasione in cui questa espressione dialettale può essere silenziata senza sensi di colpa: di fronte a un nuovo cocktail da provare, qualsiasi sia il suo costo. La curiosità va assecondata”. E voi che ne pensate?
Ingredienti
- 30 ml Angostura
- 10 ml succo di lime
- 30 ml infuso di ibisco, rose e origano
- 1 spoon di latte di mandorla
Preparazione
Versare tutti gli ingredienti all’interno del mixing glass e raggiungere la temperatura più fredda possibile. Versare la miscela in un tumbler.
Garnish
Guarnire il drink con delle scaglie di mandorla.
Immagini courtesy Tea Alberizzi