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Tepache, la bevanda fermentata messicana

Gli antichi aztechi ne andavano matti e ancora oggi è una bevanda molto popolare in Messico. Si chiama tepache, è fresca, poco alcolica e deliziosa. Si beve da sola, senza tanti fronzoli, ma fa la sua figura anche all’interno dei cocktail.

Cos’è il tepache e come si produce

L’ingrediente principale del tepache è l’ananas. Originariamente solo la buccia, probabilmente per evitare sprechi, mentre oggi capita che vengano utilizzate tutte le parti del frutto. In questo secondo caso si ottiene un gusto più rotondo.

L’ananas viene sottoposto a una breve fermentazione, che conferisce una gradazione alcolica molto bassa, attorno al 3%. Al liquido così ottenuto si aggiunge zucchero di canna, oppure piloncillo, cioè zollette ottenute dal succo della canna da zucchero. L’ultimo tocco è la cannella in polvere.

Riassumendo: il tepache è una bevanda tipica del Messico, ottenuta dalla fermentazione dell’ananas e con un profilo organolettico morbido.

Un po’ di storia

Per rintracciare le origini del tepache dobbiamo tornare indietro nel tempo fino all’età precolombiana e puntare i riflettori sulla popolazione Nahua, che a quei tempi dominava l’America Centrale. Erano Nahua i Tepanechi, i Toltechi, i Cicimechi e i più famosi di tutti: gli Aztechi.

Condividevano la medesima lingua, il nahuatl, e la parola tepache deriva proprio da lì: indica una bevanda fatta con il mais. Si scopre così che la versione originale del tepache era diversa da quella che conosciamo oggi. Non è chiaro quando sia entrato in scena l’ananas, ma di sicuro l’avvicendamento è avvenuto prima dell’invasione spagnola.

Come si degusta il tepache

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Capita che si parli del tepache come di una birra, per via della fermentazione. Con le dovute differenze, il paragone non è azzardato e suggerisce una cosa fondamentale: deve essere bevuto freddo.

Si può fare in casa e, con un po’ di fortuna, in Messico può capitare di berne una versione artigianale e domestica. Coloro che non possono attraversare l’oceano sappiano che esiste anche una produzione industriale, che ha portato a una piccola distribuzione internazionale.

Detto questo, la tradizione vuole che il tepache si beva liscio e freddo di frigorifero. In tempi recenti la mixology ne ha fatto l’ingrediente di alcuni drink, per esempio sostituendolo al succo di ananas in alcune ricette, oppure utilizzandolo per aggiustare cocktail a base di tequila e mezcal.

Ultima cosa: oggi esistono tepache a base di mela, arancia e frutta tropicale. Il più famoso e celebrato resta però quello di ananas.