C’è un luogo dove il profumo del mare si intreccia all’aroma dell’agave. Siamo sulle alture di Jalisco, dove nasce una storia che sta riscrivendo le regole del tequila di lusso. È Tequila Komos, il distillato premium che conquista gli scaffali dei cocktail bar più esclusivi e la cui una filosofia si fonde con la tradizione messicana e i sentori mediterranei.
Tequila Komos, la visione di un sommelier rivoluzionario
Oggi il tequila sta vivendo una rinascita che lo proietta nell’olimpo dei distillati più raffinati al mondo. Ovunque i connoiseur lo sorseggiano come un pregiato cognac, i mixologist lo celebrano in cocktail d’autore, gli imprenditori più visionari ne stanno ridefinendo i confini qualitativi. È in questo scenario di profonda evoluzione che si inserisce una delle storie più interessanti del momento.
Tequila Komos, importato in esclusiva in Italia da Compagnia dei Caraibi, è il risultato della visione di Richard Betts, un sommelier che ha osato sfidare le convenzioni della categoria. La sua intuizione? Portare nel mondo del tequila le tecniche raffinate dell’enologia, creando quattro espressioni distintive che hanno già fatto parlare di sé. Come l’Extra Añejo che ha conquistato un storico 100/100 da The Tasting Panel, un primato mai raggiunto prima nella categoria.
Il cuore di questa rivoluzione gentile parte dalla terra: agave blu Weber raccolta a mano, cotta in forni di pietra vulcanica secondo metodi ancestrali. Ma è nell’affinamento che Komos traccia il suo sentiero distintivo, scegliendo botti che hanno ospitato vini francesi, sherry e bourbon per creare profili organolettici sorprendenti.
Quattro sfumature di eccellenza
La gamma si articola in quattro espressioni uniche. Tequila Komos Reposado Rosa seduce con la sua morbidezza e dolcezza, acquisite in 65 giorni di riposo in botti che hanno custodito i vini rossi della Napa Valley, da cui eredita anche la sua caratteristica tonalità rosata.
Sfida le convenzioni Tequila Komos Añejo Cristalino con 12 mesi di maturazione in legno francese ex vino bianco, per poi essere filtrato al carbone rivelando un carattere cristallino e delicato.
Tequila Komos l’Añejo Reserva orchestra un complesso affinamento di almeno 12 mesi alternando botti di rovere francese, bourbon americano e sherry, per un risultato vellutato e avvolgente.
Infine, Tequila Komos Extra Añejo raggiunge l’apice della complessità dopo tre anni di paziente attesa in una sinfonia di botti ex vino bianco francese ed ex whiskey americano, regalando un finale secco e trasparente di rara eleganza.
Oltre il bicchiere, un impegno concreto
Komos però va oltre i suoi distillati. In partnership con la storica famiglia Orendain, proprietaria di una delle distillerie di produzione, la Komos Foundation ha sviluppato un modello circolare di impatto sociale: gli scarti di produzione vengono trasformati in mattoni che vengono donati alla comunità di Tequila per progetti infrastrutturali. L’impegno si estende anche alla filiera produttiva, con rapporti plurigenerazionali con le famiglie di agricoltori locali e una produzione artigianale delle bottiglie che riduce l’impronta carbonica sostenendo l’economia locale.
Non solo. Casa Komos Brands Group (CKBG), fondata da Richard Betts e Joe Marchese, ha fatto di Komos il suo fiore all’occhiello, trasformandolo in soli tre anni in un fenomeno globale presente in 29 Paesi. Un successo che dimostra come sia possibile coniugare l’eccellenza produttiva di un distillato e la responsabilità ambientale, creando un modello di business che porta piacere al palato e nutre il territorio che lo ha generato.
Immagini courtesy Compagnia dei Caraibi
Articolo realizzato in collaborazione con Compagnia dei Caraibi