Il Giorno del Ringraziamento vissuto attraverso i racconti, le esperienze e i consigli di Giancarlo Morelli, chef dei ristoranti Pomiroeu e del Bulk Mixology Food Bar, e Aldo Bruno Russo, Brand Ambassador Wild Turkey
Il profumo di festa arriva fin sulla porta di casa, accompagnato da una sensazione conosciuta che sa di famiglia e di ricordi che fanno bene al cuore e all’anima.
Il Thanksgiving Day è fatto di aerei e treni presi al volo per raggiungere la propria città di origine, di cucine invase da zucche, patate ed enormi tacchini, di famiglie riunite a raccontarsi sorseggiando bourbon.
Il Thanksgiving Day è la festa americana più sentita
Questa fotografia del Giorno del Ringraziamento, non è solo un’idea confezionata ad arte da film e serie tv, ma una vera e propria festa che per gli americani è sentita e vissuta quasi più del Natale. Un segno di gratitudine per quanto ricevuto durante l’anno trascorso e che va commemorato.
Il Thanksgiving Day 2020, che quest’anno cade il 26 novembre, è scandito solitamente da tre momenti importanti: la preparazione della cena, il pasto consumato a tavola e la conclusione della serata fatta di chiacchiere e risate, magari accompagnate da un ottimo whiskey.
Prodotto in Kentucky, ovviamente. Proprio come Wild Turkey, l’iconico distillato che rappresenta la più solida tradizione artigianale di qualità nella produzione del bourbon.
La preparazione del Giorno del Ringraziamento
Pensando al Thanksgiving, in genere si va in fermento già dal giorno precedente, quando tutti corrono a fare gli ultimi acquisti per allestire la tavola, comprare gli ingredienti mancanti e guarnire il tacchino.
Chi è addetto alla preparazione di piatti e drink smette di lavorare in anticipo in attesa che arrivino parenti e amici. Tutto inizia attorno ai fornelli dove si stabiliscono le ricette da seguire. La tradizione vuole che ognuno abbia la sua, ereditata dalla mamma o dalla nonna, e che negli anni ha poi modificato.
“Ricordo perfettamente il mio primo Giorno del Ringraziamento. Erano gli anni ’80 e mi trovavo a New York, da qualche mese lavoravo al noto ristorante Il Palio”, racconta lo chef Giancarlo Morelli che, dalle cucine dei suoi Pomiroeu e Bulk, avrebbe anni dopo attraversato ancora l’Oceano per coronare i numerosi eventi organizzati dalla rete diplomatica consolare negli USA.
“Rammento quell’invito che mi portò a vivere una delle esperienze che più mi hanno toccato. Entrando a casa dello chef non fui accolto come un ospite, ma come un membro della famiglia. La preparazione era iniziata fin dal mattino presto e ognuno aveva un suo compito e una sua ricetta da seguire”.
Le ricette del Thanksgiving si preparano fin dal mattino
Di solito si parte impastando il Cornbread. “Il pane fatto con la farina di mais, cereale coltivato prima dai Nativi e poi dagli stessi americani. Abitualmente si assapora insieme a diverse verdure, come la zucca fritta, i fagiolini lessi e le carote arrostite con la buccia. La zucca viene presentata poi come zuppa o come vellutata da gustare prima della portata regina della festa, il tacchino”.
L’organizzazione lunga e meticolosa di ogni piatto del Thanksgiving Day richiede un grande impegno. Per questo tra una ricetta e l’altra, gli addetti alla cucina sorseggiano qualcosa di buono.
Un Wild & Ginger per accompagnare la preparazione della cena
“Per gli amanti del whiskey suggerisco un Wild & Ginger da realizzare in maniera molto easy. Un long drink rinfrescante, morbido, leggermente speziato che si concilia perfettamente agli assaggi doverosi durante la preparazione della cena. Si fa sorseggiare facilmente anche da chi, indaffarato ai fornelli, non ha tempo di gustare un cocktail seduto”, spiega Aldo Bruno Russo, Brand Ambassador di Wild Turkey.
“Semplice anche nella tecnica, per il Wild & Ginger non serve lo shaker, ma occorrono del buon ghiaccio, dell’ottimo bourbon , due gocce di aromatic bitters e un top di ginger ale”.
Il mood aromatico di questo drink riprende la tradizione degli Highball e racconta il gusto ricco, deciso e complesso di Wild Turkey Bourbon.
“Il whiskey utilizzato nel Wild & Ginger di Wild Turkey è un distillato che mantiene ancora oggi la ricetta originale ottenuta da una miscela di cereali selezionati. Frutto di un blend unico di bourbon invecchiati per 5-8 anni in botti di rovere americano, ha un carattere che non passa inosservato anche quando è miscelato”, prosegue il bartender.
La cena del Thanksgiving day: il momento delle celebrazioni a tavola
Il Thanksgiving è il simbolo di unione familiare, di fede e di patria. Festa americana più importante dell’anno, è una sorta di celebrazione della nascita del nuovo mondo, che ha un antefatto nell’autunno del 1621. Un banchetto di 50 padri pellegrini, arrivati dall’Europa a Plymouth, Massachusetts che, per la prima volta, ringraziano per l’abbondanza del raccolto condividendolo a tavola.
“In memoria di quel lontano Thanksgiving, la Wild Turkey Family festeggia ogni anno il Giorno del Ringraziamento con i bartender appassionati di questo ottimo bourbon. Quest’anno lo celebreremo a distanza, in modo virtuale, dal Drinc di Milano. Ci connetteremo con i membri della Family di tutta Italia uniti dagli stessi valori di amicizia e fratellanza”, spiega Russo.
L’Old Fashioned è il pairing ideale con la portata principale
Quando si parla di Thanksgiving, si pensa al Wild Turkey 101 che dà carattere all’Old Fashioned. Re dei drink e ideale abbinamento della portata principale della festa.
“Abbinato alla carne di tacchino, il 101 Old Fashioned è il cocktail legato alla storia di Wild Turkey 101 la cui ricetta è rimasta fedele a se stessa per 150 anni”, sostiene Aldo Bruno Russo. “I sapori decisi delle portate hanno bisogno di un cocktail che si riveli robusto e ben strutturato. Miscelato in tre tempi per ottenere la perfetta diluizione ed equilibrio, consiglio di servirlo in un tumbler con un unico pezzo di ghiaccio. In questo modo lo si può gustare più a lungo, senza fretta”.
Orgoglio Wild Turkey, il 101 si presenta con spiccate note di vaniglia e legno di rovere, miele e arancia. E per questo si unisce in modo incredibile a ingredienti semplici quali lo zucchero, un paio di gocce di aromatic bitters e uno splash d’acqua. Come il 101 Old Fashioned docet.
Anche lo chef è d’accordo. “Il whiskey è un grande premio per un uomo. Trovo che l’Old Fashioned sia la bevuta che meglio si adatta al tacchino. Tra i piatti più buoni che ho mai assaggiato c’è il tacchino preparato durante il Thanksgiving a casa dello chef Ivano Centemeri, a Reno, otto anni fa. La salsa al mirtillo rosso, o cranberry sauce, che lo accompagnava era strepitosa. I suoi mirtilli profumavano di arance e sciroppo d’acero”, continua Morelli.
Come si prepara il tacchino per il Thanksgiving Day
“Memorabile l’atmosfera vissuta l’anno scorso a Washington, a casa della mia amica Roberta Mercenaro, CEO di Imark Holdings sposata con un texano DOC” prosegue Giancarlo Morelli.
“Quel giorno l’accoglienza e la vivacità italiane si sono miscelate alla perfezione con le tradizioni americane. La ricetta di famiglia del tacchino, in parte segreta, prevede che venga marinato in una soluzione a base di acqua, zucchero, cipolle, cumino, paprica e timo. Poi viene massaggiato in modo vigoroso con una pomata di burro misto a un battuto fatto di erbe aromatiche e agrumi. Il trucco sta nel massaggiarlo fin sotto la pelle senza rovinarla. Poi, messo in forno, il tacchino viene spennellato in modo ciclico ogni venti minuti, fino a raggiungere la cottura uniforme dopo almeno 4-5 ore“.
A questa delizia la padrona di casa unisce una salsa di aglio dolce, noci e mandorle e una al basilico e pinoli “Che ricordano le sue origini liguri” conclude Morelli. Per i tradizionalisti, si associano al tacchino e ai suoi condimenti anche le patate dolci e il pane preparato con mais fresco, peperoni jalapeño e formaggio grattugiato. Questi in particolare, side dish tipici texani.
La degustazione del Thanksgiving Day
Un bourbon ideale per concludere al meglio è Longbranch, il whiskey nato dal lavoro congiunto tra il Master Distiller di Wild Turkey Eddie Russell e Matthew McConaughey, direttore creativo del brand oltre che noto attore e premio Oscar.
McConaughey ha ispirato con le sue origini texane la qualità di un bourbon che affonda le radici in Kentucky ma che, aperto alle idee innovative, omaggia il Texas con particolari note affumicate. Ideali per arricchire di piacevolezza anche il Thanksgiving Day e i suoi piatti.
Come nel giorno dedicato alla condivisione e al ringraziamento, Wild Turkey conferma con Longbranch i suoi valori e allarga la famiglia aprendo le porte di casa all’amico Matthew McConaughey. Longbranch è il ramo lungo dell’albero genealogico dei Russell che si estende e unisce i due Stati lontani solo sulla mappa ma idealmente vicini di cuore.
La bevuta liscia a fine cena si fa con il Longbranch di Wild Turkey
“Durante la mia visita in distilleria nei giorni che precedevano il Thanksgiving del 2019, ho vissuto l’esperienza del Behind the barrel, un’immersione nel mondo Wild Turkey. Ho avuto l’onore di vivere una cena con la famiglia Russell che mi ha accolto come uno di casa. Un’emozione che ricordo ogni volta che sorseggio uno dei loro ottimi whiskey”, ricorda Aldo Russo.
In particolare, il Longbranch è tra questi. Invecchiato 8 anni in botti nuove di rovere bianco americano, prima di essere imbottigliato subisce un filtraggio con il carbone proveniente dal legno di mesquite, pianta tipica del Texas, che regala una nota affumicata finale
Una connotazione che sottolinea la complessità di questo whiskey, un distillato che avvicina al mondo del bourbon palati esperti quanto consumatori meno navigati. Per questo, volendo chiudere in bellezza la cena del Thanksgiving non ne esiste uno più indicato del Longbranch. Soprattutto se si cerca un abbinamento al dessert.
I dessert del Thanksgiving day
“Seguendo la tradizione della classica apple pie o pumpkin pie, ma volendo restare più leggeri, consiglio di preparare una crema di mela con una base di miele e zucchero. Fatta fiammeggiare in padella con qualche goccia di bourbon, viene lasciata cuocere aggiungendo solo un po’ di acqua di tanto in tanto. Una volta pronto, il frutto viene frullato fino farne una crema che verrà unita a un buon gelato fiordilatte o vaniglia. A decorare il tutto della zucca candita che ricorda la festa”.
Questo secondo i suggerimenti dello chef Morelli che aggiunge: “Di fronte a un ottimo bourbon, però, gli abbinamenti sono superflui”. Può esserci un consiglio migliore?
Le ricette cocktail del Thanksgiving Day a base Wild Turkey le trovate qui
Immagini courtesy Wild Turkey, Immagini Giancarlo Morelli credits Coqtail Milano
Articolo realizzato in collaborazione con Campari Group