The Orientalist Spirits arriva a Milano con una masterclass e una guest night sulla Via della Seta

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Due giorni tra masterclass e guest shift, sei cocktail imperdibili, un unico filo conduttore portano alla scoperta dei sapori dell’Asia attraverso l’antica arte della distillazione. Il 21 e 22 marzo, Moebius Milano si trasforma nel crocevia tra Oriente e Occidente grazie a The Orientalist Spirits, brand panasiatico che fa il suo debutto ufficiale in Italia, e ai mixologist Kiki Moka del The Cocktail Club di Jakarta e Pranisa Niza Treechanasin dell’Origin Bar dello Shangri-La di Singapore.

The Orientalist Spirits arriva in Italia

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Quando l’antica saggezza distillatoria dell’Oriente incontra la raffinata ospitalità milanese, nasce qualcosa di speciale. È così che Moebius Milano, classificato al 38° posto tra World’s 50 Best Bars, si trasforma per due giorni nell’epicentro della Via della Seta contemporanea.

In questo scenario la storia di The Orientalist Spirits si svela dapprima attraverso una masterclass esclusiva guidata dal suo visionario fondatore, Michel Lu. Il suo brand rappresenta infatti una sfida alle convenzioni: reinterpretare i classici della distillazione con ingredienti esclusivamente asiatici.  Il risultato di questa filosofia sono quattro distillati unici, capaci di competere sul mercato internazionale grazie alla loro qualità, testimoniata dai numerosi riconoscimenti e dall’apprezzamento di mixologist e intenditori di tutto il mondo.

Una masterclass tra i sapori dell’Oriente

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L’esclusivo percorso sensoriale ha inizio il 21 marzo con la presentazione della linea The Orientalist Spirits. A partire da Origins Vodka, distillato che combina miele di longan, orzo tibetano e nove varietà di patate, lievitati con acqua ultra-dolce di Kagoshima. Il risultato è una cremosità sorprendente con note erbacee che la rendono degna di essere gustata liscia.

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Il Dragon Whisky racconta invece in un sorso tutta la bellezza della diversità dell’Asia. Questo blend unisce whisky giapponesi, taiwanesi e indiani, maturati in botti di bourbon e sherry, rivelando un profilo complesso di datteri secchi, frutti rossi e cioccolato fondente.

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Fiore all’occhiello della collezione è anche Gunpowder Gin che sposa tecniche di distillazione classica a quelle sottovuoto a bassa temperatura, preservando le qualità di 23 botaniche, che vanno dal tè gunpowder al pepe di Kampot, dal ginseng siberiano ai fiori di osmanto.

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Mentre gli appassionati di rum scopriranno nell’Imperial Solera 23 Rum la più recente espressione della collezione, lanciata nella primavera 2023. Questo raffinato blend artigianale, elaborato in piccoli lotti, intreccia distillati di Thailandia, Filippine e Indonesia, invecchiati dai 6 ai 23 anni con il metodo Solera in barili ex-bourbon e nelle pregiate botti di sherry Pedro Ximenez.

Due guest shift da non perdere

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The Orientalist Spirits

Dopo aver esplorato l’identità e il carattere dei distillati, non poteva mancare l’interpretazione di questi spirits attraverso il linguaggio universale del cocktail. Il 22 marzo, la scena si sposta al bancone del Moebius con il bar manager Giovanni Allario che accoglie due virtuosi della mixology asiatica: Kiki Moka da Jakarta e Pranisa “Niza” Treechanasin da Singapore. I due talenti internazionali, ciascuno con il proprio stile distintivo, si apprestano a reinterpretare i distillati di The Orientalist Spirits nella drink list creata appositamente per l’occasione, un viaggio in sei tappe tra Oriente e Occidente.

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Kiki Moka

Dal The Cocktail Club, Kiki presenta i suoi drink: Mango Lassi, dove l’Orientalist Gunpowder Gin incontra del lassi allo yogurt e il cumino, Ujung Pandang, omaggio alle radici indonesiane con Gunpowder Gin, pandano (pianta dalle foglie aromatiche), cocco e kaffir lime, e Papa Truffo, sinfonia complessa di Solera 23 Imperial Rum, vermouth, amaro, tartufo e note di torba. Quest’ultimo cocktail rappresenta perfettamente la fusione tra le origini italiane del tartufo e la profondità aromatica dei distillati orientali, simbolo dell’incontro culturale che l’evento celebra.

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Pranisa Niza

Ai drink di Kiki risponde Niza, head bartender dell’Origin Bar allo Shangri-La di Singapore, con Zero to Hero, trasformazione di ingredienti semplici in esperienza straordinaria grazie a Solera 23 Imperial Rum, liquore alle nocciole, sciroppo d’acero, limone, mela e latte chiarificato. Il suo Ants & Bees gioca sui contrasti, unendo Dragon Whisky, verjus, miele “bruciato” e vaniglia, mentre Metallico chiude il cerchio con Gunpowder Gin, umeshu, pesca e cardamomo.

Sei cocktail, o meglio, sei autentici viaggi a Oriente che raccontano di sapori, aromi e tecniche sofisticate. A dimostrazione di quanto la mixology contemporanea possa diventare il linguaggio universale che supera ogni confine con The Orientalist Spirits, il protagonista di questa inedita unione culturale.

Articolo realizzato in collaborazione con The Oriental Spirits