Giovedì 3 ottobre 2019 The World’s 50 Best Bars ha premiato il meglio del panorama mondiale della mixology: l’Italia presente con due indirizzi. O forse molti di più
Agitata come una miscela in uno shaker e poi servita scorrevole nel bicchiere –magicamente limpida. Un’ordinaria serie di passaggi che di solito accadono al bancone. Ma è così che è andata la premiazione de The World’s 50 Best Bars 2019, svoltasi nella giornata di giovedì 3 ottobre 2019 a Londra. L’evento annuale si conferma lo strainer della mixology migliore al mondo.
The World’s 50 Best Bars 2019 – Le sorprese
L’attesa è arrivata fino all’orlo del bicchiere e il garnish finale ha alzato il livello della sorpresa. La classifica de The World’s 50 Best Bars 2019 ha sorpreso quasi quanto un flair, capovolto i numeri, acceso i riflettori, sciolto i dubbi, diluito le aspettative. Un brindisi ai nuovi arrivati. E anche ai locali campioni di scalata che, a distanza di un anno dalla scorsa premiazione, hanno raggiunto un posto più alto. Come nel caso di The Old Man di Hong Kong che quest’anno si colloca al nono posto –nella classifica del 2018 era al decimo.
Affascina il retrogusto di una città come Singapore che nel mondo fluido della mixology emerge con forte attrattiva –tra i cocktail bar si posizionano Atlas all’ottavo posto, il Native al tredicesimo e il 28 HongKong Street al trentaquattresimo. Singapore come novità assoluta, scoperta riscoperta ed essenzialismo che disseta.
Gli italiani in classifica
Un’Italia abbondante quella di quest’anno ai The World’s 50 Best Bars. Una notizia che frizza come un French 75 e che la vede in più posti. Della classifica e in generale del mondo. Ha un tacco (proprio come il nostro stivale) anche Londra con The Connaught Bar di Agostino Perrone e Giorgio Bargiani –il duo al secondo posto dei migliori bar al mondo. Minimalismo ed eleganza di un movimento a quattro mani che continua a essere sorprendentemente coordinato.
L’Italia anche a Buenos Aires, con Renato Giovannoni del terzo bar migliore al mondo secondo la The World’s 50 Best Bars: è il Florerìa Atlantico –iconico locale ricolmo di fiori che li mette addirittura nei bicchieri. E poi di nuovo Londra con Angelo Sparvoli dell’American Bar del Savoy Hotel che si posiziona al quinto posto della classifica attuale, e ancora Giacomo Giannotti del Paradiso di Barcellona, ventesimo posto.
The World’s 50 Best Bars – i locali italiani (e in Italia) presenti nella classifica
Si posizionano quasi sul fondo del bicchiere – come l’oliva verde nel Martini che tutto sommato non affonda. Eppure, questa bella notizia galleggia con una forza che quasi esplode dalla coppa elegante di quello stesso Martini: se i loro indirizzi restano segreti, non è affatto un segreto che il 1930 a Milano e il Jerry Thomas Speakeasy di Roma si siano posizionati al quarantaquattresimo e al cinquantesimo posto della classifica de The World’s 50 Best Bars 2019.
The World’s 50 Best Bars – 1930 Secret Cocktail Bar
Quarantaquattro. Forse è la sola cosa certa che chiunque può sapere a proposito del 1930. Lo speakeasy di Milano guidato da Benjamin Cavagna e che –nei tratti del locale- ha i lineamenti di Flavio Angiolillo e Marco Russo, rientra tra i cocktail bar migliori al mondo. Al quarantaquattresimo (che non è il civico) posto de The World’s 50 Best Bars 2019 si posiziona una sinergia che agisce in segreto –ma non in silenzio. Il 1930 è a tutti gli effetti e sotto più aspetti una certezza –anche se l’indirizzo non lo sanno in molti. Paradossale? A livello mondiale.
Dante – È a New York il cocktail bar migliore al mondo
Un omaggio alla nostra Italia è a oggi al primo posto della classifica de The World’s 50 Best Bars: è il Dante di New York il cocktail bar migliore al mondo. Nella scorsa edizione dell’evento che riconosce e premia la mixology di tutto il globo, il Dante di New York si posizionava al nono posto.
Un salto in alto con slancio italiano perché il locale –che si trova al Greenwich Village, si ispira –come dice il nome- all’Italia e alla sua bellezza declinata nel buon servizio, nelle proposte food e di mixology.
I tre locali italiani premiati al 70esimo, 82esimo e 86esimo posto
Già lo scorso martedì 24 settembre 2019 l’Italia si era messa in posa dietro quel bancone di lunghezza mondiale circondato da sgabelli numerati dal 51 al 100. Il nostro Paese ha accavallato le gambe, poggiato i gomiti e sollevato i bicchieri alla 70esima, 82esima e 86esima posizione –quando è stata svelata la classifica parziale de The World’s 50 Best Bars 2019 dalla 51esima alla 100esima posizione.
Il locale Baccano di Roma con la sua raffinatezza spensierata e retrò ha conquistato il 70esimo posto, seguito all’82esimo posto dal Drink Kong di Patrick Pistolesi sempre nella capitale. Milano come il cemento. E’ il Nottingham Forest di Dario Comini a guadagnare l’86esima posizione nella classifica.
Ecco la classifica ufficiale de The World’s 50 best bars 2019 dalla 1a posizione alla 50esima
1. Dante, New York
2. Connaught Bar, London
3. Florería Atlántico, Buenos Aires
4. The NoMad, New York
5. American Bar, London
6. The Clumsies, Athens
7. Attaboy, New York
8. Atlas, Singapore
9. The Old Man, Hong Kong
10. Licorería Limantour, Mexico City
11. Manhattan, Singapore
12. Native, Singapore
13. Carnaval, Lima
14. Katana Kitten, New York
15. Guilhotina, São Paulo- Brazil 16. Three Sheets, London
17. Himkok, Oslo
18. High Five, Tokyo
19. Salmón Guru, Madrid
20. Paradiso, Barcelona
21. Indulge Experimental Bistro, Taipei
22. The Dead Rabbit, New York
23. Coupette, London
24. The SG Club, Tokyo
25. Dr. Stravinsky, Barcelona
26. Employees Only, New York
27. El Copitas, St Petersburg
28. Scout, London
29. Jigger & Pony, Singapore
30. Operation Dagger, Singapore
31. Baba Au Rum, Athens
32. La Factoría, Old San Juan – Puerto Rico
33. Presidente, Buenos Aires
34. Schumann’s, Munich
35. Speak Low, Shanghai
36. Little Red Door, Paris
37. Linje Tio, Stockholm 38. The Old Man, Singapore
39. Lyaness, London
40. Happiness Forgets, London
41. Swift, London
42. Trick Dog, San Francisco
43. Maybe Sammy, Sydney
44. 1930, Milan
45. Sober Company, Shanghai
46. Electric Bing Sutt, Beirut
47. Kwānt, London
48. Artesian, London
49. Coa, Hong Kong
50. Jerry Thomas Speakeasy, Rome
Immagine di copertina credits 1930 Secret Cocktail Bar