Immaginiamo di tornare indietro nel tempo e raggiungere la prima metà degli anni Trenta. Ora entriamo in un cocktail bar inglese: con un minimo di fortuna potremmo imbatterci nel Toreador. L’avremmo trovato solo qui e non, per esempio, negli Stati Uniti – che pure giocano un ruolo determinante nella storia dei drink miscelati.
La diffusione dei cocktail a base di tequila
Il motivo è legato alla diffusione del tequila nel mondo, iniziata appunto sul lato europeo dell’oceano, al di là della Manica. Non a caso la prima menzione scritta del Toreador compare in un libro pubblicato nel 1937 dall’allora neonata United Kingdom Bartenders Guild: si intitola Café Royal Cocktail Book ed è firmato da William J. Tarling, soprannominato Bill.
Vi si trovano una dozzina di ricette a base di tequila, molte con nomi che rimandano alle tauromachie messicane. Abbiamo il Picador (considerato un possibile precursore del Margarita), il Matador, il Bullfighter e, appunto, il Toreador: si prepara shakerando tequila, apricot brandy e succo di lime o di limone. Non è suggerita alcuna guarnizione. Purtroppo per noi, Bill Tarling si limita a indicare ingredienti e proporzioni, senza raccontare quando è nato il cocktail e chi l’ha inventato.
Toreador, un drink ingiustamente poco noto
Oggi dunque brancoliamo nel buio, a maggior ragione perché è rimasto un drink di nicchia, ingiustamente poco noto e poco celebrato. Possiamo però aggiungere un dettaglio: il Café Royal Cocktail Book si chiude con un lungo glossario.
C’è anche una voce dedicata al tequila: spiega che si tratta di “uno spirito giallo pallido distillato dal cactus messicano. Ha un sapore caratteristico e in Messico è bevuto come aperitivo. Viene utilizzato con successo nei cocktail”. A testimonianza di quanto giovane fosse l’importazione del tequila, Tarling incorre in un errore: è un alcolico che si ottiene dalla distillazione dell’agave, che non è un cactus. Poco male: in quel momento una certa confusione era comprensibile.
Ingredienti
15 ml di tequila
7,5 ml di apricot brandy
7,5 ml di succo di lime (o di limone)
Preparazione
Shakerare tutti gli ingredienti e versare in una coppetta ghiacciata.
Garnish
Tarling non l’aveva prevista, Alex Frezza de L’Antiquario di Napoli consiglia una fettina di lime.
Tratto dal magazine cartaceo di Coqtail – for fine drinkers. Ordinalo qui
Immagini credits Alberto Blasetti, riproduzione riservata. Location L’antiquario, Napoli