Ve.n.to, il cocktail a base di grappa

Vento cocktail IBA alla grappa Coqtail Milano

Uno dei fari più luminosi del rinascimento della grappa è il cocktail Ve.n.to. È un sour, è stato inserito nella lista IBA 2020 ed è il risultato di un processo di nobilitazione del distillato italiano per eccellenza.

Grappa nei cocktail, sì grazie

La grappa nasce con poche pretese, ruvida e scontrosa. La facevano in casa i contadini senza badare a sottigliezze: contava l’equivalente alcolico di una vigorosa pacca sulle spalle, mica un’elegante carezza.

Ormai da anni il vento è cambiato: piccoli e grandi distillatori hanno iniziato a puntare su vinacce di qualità e lavorazioni attente. Così l’antico concetto della grappa come semplice ammazza-caffè è stato superato: oggi i migliori prodotti nostrani marciano a testa alta accanto ai colleghi blasonati, dai whisky ai brandy, dai rum ai gin.

Mancava giusto l’affermazione come ingrediente di pregio per i cocktail. A colmare il vuoto ci ha pensato il Ve.n.to.

La storia del Ve.n.to

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A differenza dei drink classici, dalle origini spesso fumose, in questo caso conosciamo tutte le informazioni. Per esempio che ci sono due padri e due padrini. I papà del Ve.n.to sono Samuele Ambrosi, co-fondatore del Cloakroom Cocktail Lab di Treviso, e Leonardo Veronesi, titolare del Rivabar a Riva del Garda. Sono quelli che hanno perfezionato la ricetta.

I padrini sono Giorgio Fadda, che dal 2020 è presidente dell’International Bartenders Association, e Leonardo Pinto, fondatore di Grappa Revolution. A loro il compito di battagliare per imporre la grappa al mondo della mixology. E di sostenere in particolare le sorti del neonato Ve.n.to.

Una volta creato il cocktail, nel 2019, il passo successivo è stato propiziarne l’inserimento nel catalogo IBA, punto di riferimento del settore. È accaduto l’anno successivo, quando è stata compilata la nuova lista dell’International Bartenders Association, la sesta nella sua storia pluridecennale.

Il Ve.n.to è comparso all’interno della categoria New Era Drinks. Un passo importante nella certificazione della grappa come distillato di qualità.

La ricetta del Ve.n.to

Fra gli ingredienti c’è anche l’honey mix. In vista della massima chiarezza ricordiamo che si tratta di un dolcificante ottenuto sciogliendo del miele in acqua tiepida. La ricetta del Ve.n.to permette la sostituzione dell’acqua con un infuso di camomilla, a discrezione di chi miscela il drink. Per il resto, bisogna rispettare le giuste proporzioni:

  • 45 ml grappa bianca morbida
  • 22,5 ml succo di limone fresco
  • 15 ml honey mix
  • 15 ml cordiale alla camomilla
  • 10 ml albume (facoltativo)

Inserire tutti gli ingredienti nello shaker e agitare con vigore. Poi filtrare in un tumbler colmo di ghiaccio e guarnire con scorza di limone e acini d’uva bianca.

Un aspetto interessante è che la grappa ha un bel carattere, dunque la scelta del distillato influenzerà significativamente il risultato finale. C’è insomma ampio spazio perché i bartender possano sperimentare: un vantaggio anche per voi che bevete.

Immagine di copertina courtesy Samuele Ambrosi e IBA, credits Michael Faggiani