La vitalità di una cocktail scene deve moltissimo alla capacità di azzardare esperimenti, e non guasta la presenza di un pioniere che percorre strade precedentemente ignorate, indicando la via a tutti gli altri. È il parere di Won Jang, originario di Seoul, cresciuto a Hong Kong e «fin da giovane entrato in contatto con cibi, bevande, musica e letteratura provenienti da culture e tradizioni differenti». Un’apertura mentale che ha successivamente nutrito la passione per i viaggi: «A oggi ho visitato oltre trenta paesi e ho vissuto in tre diversi continenti per almeno un anno».
Won è un esperto del bere bene, ha gusti molto vari e ha imparato uno dei segreti principali del settore: il bartender fa la differenza e «in testa ho una specie di database che mi ricorda a chi chiedere un Bloody Mary, un Ramos Gin Fizz o un Negroni. Anche un drink all’apparenza semplice come il Martini cambia sensibilmente a seconda di chi lo prepara. Mi spingerei a dire che è il cocktail con il maggiore spettro di gusto e qualità a seconda del barista».
Won Jang fra viaggi e buon bere
A proposito di bartender, se si tratta di indicare il nome di chi ha saputo coniugare alla perfezione cocktail e vita notturna, Won Jang mette sugli scudi Byungjin Lim, conosciuto anche come BJ.
«È uno dei migliori bartender che conosco perché è un pioniere. È stato il primo ad aprire un craft cocktail bar a Seochon, uno dei quartieri più antichi di Seoul. Prima di lui venivano preferiti quartieri già affermati, come Cheongdam e Hannam. Dopo il successo dell’apertura del Bar Cham, nel 2018, ha inaugurato altri due locali eccezionali nelle vicinanze: il Bar Pomme e il Bar Cham in Season. Di fatto Byungjin ha creato da solo la cocktail drinking nightlife di Seochon, portando gli amanti dei cocktail in un luogo che prima era conosciuto solamente per i ristoranti e le caffetterie». Insomma, Byungjin Lim ha saputo trovare la giusta formula mescolando azzardo, visione, competenza e un pizzico di fortuna. Una cosa, quest’ultima, che è spesso importante.
Ne è consapevole Won Jang quando dice che «nessuno ha la sfera di cristallo e può predire il futuro con sicurezza: talvolta bar di successo chiudono e talaltra locali mediocri restano aperti».
Tra fortuna e talento
Di fronte all’incertezza la stoffa del pioniere conta parecchio. Così come «riuscire ad attrarre le persone che ancora sanno poco di cocktail e magari si limitano a chiedere un rum e cola. Ma per questo bisogna essere in grado di azzardare qualche “esperimento”. Da questo punto di vista Won ritiene che a Seoul ci sia una realtà che si sta muovendo bene. Si tratta del Magazine Notes, che «coniuga caffè e cocktail utilizzando professionisti preparati in entrambi i campi. Non è una novità assoluta, nel mondo, ma l’elemento peculiare è che ogni drink ha una versione alcolica e una analcolica.
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Immagini courtesy Won Jang