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Omaggiando l’arte con Worldwide Icons Of Art

Mischiando l’eredità storica di Venezia con il lusso moderno, il The St. Regis Venice ha presentato la nuova drink list Worldwide Icons Of Art. Il menu dell’Arts Bar celebra i capolavori dell’arte, attraverso la forma dei bicchieri, progettati e realizzati dalla fornace di Berengo Studio a Murano.

Worldwide Icons of Art, il viaggio liquido dell’Arts Bar di Venezia

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Luogo di incontro tra arte e storia, Venezia è la vetrina di cinema e architettura, culla del savoir faire artigianale nella lavorazione del vetro. Un mestiere che da secoli impegna maestri artigiani, facendosi apprezzare in tutto il mondo per le opere colorate che spaziano da piccoli oggetti fino a imponenti sculture. Oltre a sfarzosi lampadari che adornano le hall dei migliori hotel del mondo.

Per celebrare questa eccellenza, «L’Arts Bar diventa teatro di un’esperienza intima e raffinata, in cui si vivono, letteralmente, i cocktail nei loro bicchieri. Disegnati unicamente per noi, sono ispirati al patrimonio artistico e culturale della città. Ma non solo”, spiega Audrey Huttert, General Manager di The St. Regis Venice.

I bicchieri disegnati da Berengo Studio

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I 12 cocktail della drink list puntano a preservare la tradizione veneziana della lavorazione del vetro, ispirandosi a opere di artisti come Munch, Recuenco, Mondrian, Scarpa, Banksy, Monet, Dalì e Ai Weiwei. Ognuno è contenuto in un bicchiere realizzato ad hoc attraverso una partnership con Berengo Studio. «Un bicchiere è un oggetto intimo, un ponte tra il mondo racchiuso nel cocktail e i nostri corpi», racconta Mariapia Bellis, Designer di Berengo Studio.

Fondato nel 1989 da Adriano Bereng, Berengo Studio è uno spazio dove artisti contemporanei da tutto il mondo collaborano con gli abili maestri del vetro di Murano. Qui nascono gli inediti contenitori concepiti per l’Arts Bar, con un design che riflette i capolavori artistici a cui si ispirano e le miscele create dal team guidato dal direttore food & beverage Facundo Gallegos e dall’head of bars Ludwig Negri.

Worldwide Icons of Art, i cocktail

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Nella carta spicca Still Waiting, drink omaggio a Wurm, servito in un bicchiere dal design giocoso. La miscela a base di vodka ricorda la dolcezza della Sacher Torte austriaca a base di cioccolato e marmellata, completata da una nuvola di schiuma che simboleggia i pensieri e le emozioni vorticose che occupano le nostre menti durante l’attesa.

L’omaggio a Picasso è Canvas Temptation a base di distillato d’uva, rappresentativo dell’abbondanza presente nella tela Les demoiselles d’Avignon, miscelato a un cordiale di fichi e fava tonka, rispettivamente simboli di fertilità e sessualità. Viene servito in un bicchiere color rubino, la sfumatura più difficile da ottenere per i mastri vetrai.

Ma il contenitore più complesso da realizzare è stato quello del Through the Trees che riproduce l’Urlo di Edvard Munch e la sua bellezza inquieta. Questo contiene un drink rinfrescante, a base di aquavit norvegese dalle note erbacee, affiancato a uno sciroppo d’orzo tostato e soda al luppolo con un tocco finale dato dall’assenzio.

Dalla tela al drink

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Il viaggio immersivo all’Arts Bar del St. Regis non si limita solo a cocktail e bicchieri, ma coinvolge anche i disegni dei prototipi di ogni singolo bicchiere. Il quaderno “The Arts bar Venice” realizzato da Mariapia Bellis li raccoglie tutti.

Oltre alla Worldwide Icons Of Art, il locale continua a offrire i suoi classici come Oriental Shapes, personalissimo omaggio a Carlo Scarpa e The Negroni Desire, drink ispirato al celebre Birth of Liquid Desires di Salvator Dalì

Immagini courtesy St. Regis Venice